Anche Bloomberg Financial Network ci crede: annuncio del tablet Apple entro fine mese, lancio commerciale a marzo. La prestigiosa testata finanziaria aggiunge la sua voce a quella, altrettanto autorevole, del Wall Street Journal che solo due giorni fa aveva descritto lo stesso scenario.
Bloomberg non aggiunge molto altro di nuovo alla ridda di indiscrezioni che turbinano ormai in maniera tale da non poter essere più ignorate da nessun media; si tratterebbe di un dispositivo erede della ormai consolidata piattaforma iPhone e iPod touch che sarebbe però portata su un nuovo livello grazie allo schermo di dimensioni maggiorate e a nuovi contenuti come riviste e giornali. La multimedialità e l’interattività sarebbero un fattore di differenziazione rispetto al Kindle di Amazon. Una seconda differenza sarebbe, ovviamente, il software, molto più flessibile e potente, e lo schermo a colori.
Le voci rimbalzate da Bloomberg e dal Wall Street Journal sono considerate attendibili dalla maggior parte degli osservatori anche sulla scorta di un interessante articolo di John Mortellaro, ex capo del marketing di Apple, che su MacObsever ha alzato parzialmente il velo su come queste fughe, non troppo casuali, di notizie possano avvenire.
Le anticipazioni sarebbero bisbigliate dalla stessa Apple e per iniziativa dei suoi vertici che userevvero giornali amici e sempre prestigiosi per accrescere l’interesse intorno ai suoi prodotti, testare la risposta del mercato e, a volte, fare pressione su partner riluttanti o indurre confusione e sconcerto nei suoi concorrenti sul mercato. Il tutto con strategie da servizio segreto: le indiscrezioni passerebbero solo al telefono, per essere smentite facilmente, garantendosi anche che ci sia ambiguità su chi sia il reale interlocutore a cui sono state raccontate le indiscrezioni. I manager chiederebbero che gli articoli siano pubblicati solo dopo la chiusura dei mercati finanziari per non lasciare adito all’ipotesi, nel caso qualche cosa andasse storto, che si sia trattato di un’azione indirizzata a manipolare i corsi azionari. “L’articolo con cui il Wall Street Journal – dice Mortellaro – ha lanciato le sue indiscrezioni sul tablet, è un chiaro esempio di questa strategia”