Apple cerca un nuovo direttore finanziario. Anzi no. Il palleggio tra le voci di prossime dimissioni (o un licenziamento) di Peter Oppenheimer che ricopre la carica di CFO in Apple e la smentita di Apple è durata lo spazio di un battito di ciglia, ma nonostante la rapidissima presa di posizione giunta da Cupertino, il clamore suscitato dal lancio proveniente da Bloomberg ha comunque suscitato grande clamore.
Secondo la testata finanziaria la certezza che Apple stia cercando un sostituto di Oppenheimer sarebbe giunta da tre differenti fonti secondo le quali la Mela ha contattato Laurence Tosi, attuale CFO di Blackstone, una delle principali banche di investimenti private degli Stati Uniti e una specialista di acquisizioni. Proprio la grande esperienza di Tosi nel settore degli investimenti in altre società avrebbe suscitato l’interesse di Apple nei confronti del manager; in pratica Jobs e i suoi collaboratori avrebbero puntato l’attenzione sul dirigente di Blackston per trovare una persona in grado di condurre a buon frutto l’investimento delle decine di miliardi di dollari che Apple possiede in liquidità e che fino ad oggi sono stati sfruttati solo per operazioni di piccolo (relativamente al patrimonio a disposizione) cabotaggio. Secondo Bloomberg, però, Tosi avrebbe declinato e fatto sapere al CEO di Blackstone, Stephen Schwarzman, di non essere interessato a lasciare la società.
Apple, interpellata, ha immediatamente smentito: «non stiamo cercando un CFO – ha detto a Bloomberg Steve Dowling, un portavoce della società – e Frank Oppenheimer ama questa società ed è molto felice del suo ruolo».
Come abbiamo accennato in apertura, la voce ha suscitato grande clamore. Al contrario di altre società americane Apple ha vertici aziendali molto stabili, quasi congelati. Dal 2004 il management è lo stesso e l’ultima variazione ha riguardato proprio la posizione di CFO; allora Oppenheimer, che era in Apple dal 1996, aveva preso il posto di Fred Anderson e da allora è rimasto saldamente nella sua posizione di direttore finanziario. È merito anche suo se Apple è oggi la seconda società per capitalizzazione negli Stati Uniti e una di quelle con il più alto patrimonio in liquidità.
Oppenheimer e Christine Anderson, una portavoce di Blackstone, hanno rifiutato di commentare la voce.