Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue le nuove misure che consentono ai cellulari 3G di usare le frequenze GSM, aprendo la strada ad una nuova generazione di servizi mobili che potranno essere offerti a livello paneuropeo.
Il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri a luglio di quest’anno hanno firmato un accordo per aggiornare la direttiva GSM del 1987 che aveva assegnato determinate frequenze radio (nella banda di 900 MHz) ai servizi GSM. Nel novembre 2008 la Commissione, in risposta ai rapidi cambiamenti tecnologici, ha proposto una modifica della direttiva per permettere la coesistenza delle nuove tecnologie con il GSM nella banda di frequenze a 900 MHz e 1800 MHz.
La riforma permetterà di rimuovere gli ostacoli che gravano sugli operatori, i quali potranno ora attivare nuove tecnologie nella banda di frequenze GSM e sviluppare servizi mobili in banda larga ad alta velocità . Ciò dovrebbe permettere anche di dare una spinta alla ripresa dell’economia europea e – secondo le valutazioni di Bruxelles – consentire di risparmiare complessivamente fino a 1,6 miliardi di euro in costi di capitale per la fornitura di un’unica rete europea grazie alla riduzione dei costi di rete derivante dall’uso delle bande di frequenza più bassa.
Gli apparecchi usati attualmente * assicura la Commissione * “continueranno a funzionare senza problemi, ma potranno usare anche nuove tecnologie per accedere a servizi in banda larga ad alta velocità “.
I governi nazionali hanno ora sei mesi di tempo per recepire la direttiva e attuare la decisione in modo che le bande di frequenza dello spettro GSM siano pienamente disponibili per i servizi 3G.
[A cura di Mauro Notarianni]