Negli ultimi mesi Microsoft ha prolungato la vita di Windows XP e la sua disponibilità per i costruttori: prima i portatili economici, poi anche i sistemi PC desktop a basso costo. Entrambe le piattaforme saranno disponibili in commercio con XP pre-installato. Ma nonostante il notevole numero di richieste da parte di aziende e anche singoli utenti, il gigante di Redmond non intende estendere la disponibilità di Windows XP sugli scaffali dei negozi.
Martedì in occasione di una visita di Steve Ballmer a Washington, l’attuale Ceo di Microsoft ha proposto una soluzione originale per risolvere il dilemma. All’ennesima richiesta circa i piani di MS per la disponibilità di XP nei negozi Ballmer ha negato una possibile estensione: al contrario di aziende e costruttori, gli utenti privati non potranno più acquistare Windows XP dopo il 30 giugno. Ma questo non è un problema perché il sornione Ballmer ha affermato che acquistando Vista gli utenti portano di fatto a casa due sistemi operativi, Windows XP infatti è incluso. Così a tutte le persone che desiderano continuare a lavorare con XP, Ballmer e Microsoft propongono di acquistare Vista e successivamente di selezionare l’opzione di downgrade che elimina Vista dal sistema e installa al suo posto il buon vecchio XP.
Dopo anni e anni, praticamente dall’inizio della rivoluzione informatica degli anni 80, in cui abbiamo assistito a campagne e promozioni per convincere gli utenti a utilizzare l’ultima release di software e sistemi operativi, questa è la prima volta in cui un rappresentante di una software house propone di fare un passo indietro.
Anche senza consultare i listini prezzi la scomparsa di XP dagli scaffali significa per chi desidera ancora utilizzarlo dover sborsare il maggior costo per l’acquisto di Vista. Alcuni siti del mondo Mac americano, ma non solo questi, sollevano qualche perplessità circa il numero di copie effettivamente utilizzato di Vista. Quanti clienti hanno acquistato il nuovo OS ma lo hanno abbandonato per tornare al più pratico XP?