Domenica scorsa una fonte anonima nell’industria informatica ha accusato Apple di comportamenti dispotici con i produttori di memorie flash. Le accuse, riportate dal Korea Times, riguarderebbero la fornitura di memorie flash di tipo NAND: la società di Cupertino richiederebbe sistematicamente una produzione maggiore rispetto a quella che poi effettivamente compra alle coreane Hynix e Samsung. La società produttrice di iPhone e iPod userebbe questa tattica per riuscire a ottenere forti sconti: i produttori in questione, sarebbero costretti per via dei magazzini saturi a cedere in seguito le memorie a prezzi più bassi di quelli pattuiti.
Essendo Hynix e Samsung sostanzialmente dipendenti da Apple per il business delle memorie, non riuscirebbero a contestare efficacemente tali pratiche: hanno dovuto a loro volta stipulare contratti a lungo termine, è ciò rappresenta un problema in mercato nel quale il prezzo è negli ultimi tempi diminuito del 4%. Una fonte anonima dell’industria coreana ha definito “assurda” la pratica messa in atto da Apple, affermando che il ripetersi dell’azione potrebbe danneggiare il settore.
[A cura di Mauro Notarianni]