Il problema della graduale perdita uditiva provocata da un utilizzo sconsiderato dei dispositivi musicali portatili, si è fatto negli anni sempre più sentito; oggigiorno più di prima, la possibilità di utilizzare apparati capaci di archiviare innumerevoli Gb di musica e di riprodurla per ore senza interruzione, mette a rischio i timpani degli utenti, spesso all’oscuro dei rischi cui sono esposti.
Come ben sanno gli utenti europei, l’iPod viene già venduto nel Vecchio Continente con un sistema di limitazione del volume, capace di impedire la sovraesposizione acustica delle orecchie dei poveri ascoltatori.
Oltre a tale precauzione, presente solo in Europa, sembra che Cupertino abbia depositato un nuovo brevetto salva-udito: la tecnologia calcolerà per quanto tempo l’ascoltatore sta utilizzando il volume a livello esagerato, abbassandone automaticamente l’impostazione.
Calcolerà pure per quanto tempo l’utente ha fatto pause d’ascolto, cioè per quanti minuti l’iPod è rimasto spento, determinando quando sarà possibile aumentare nuovamente il volume.
Studi scientifici indicano la soglia uditiva di sicurezza in corrispondenza dei 70 db; l’iPod (così come molti altri lettori mp3 in vendita) è in grado di andare anche oltre i 100 db, livello cui sarebbe possibile provocare danni uditivi permanenti dopo appena 15 minuti di ascolto ininterrotto.
Il brevetto dovrebbe assicurare la tutela del proprio udito anche per tutti coloro che non utilizzano la musica portatile in maniera deliberatamente eccedente i limiti acustici, ma che potrebbero non rendersi conto di quale sia effettivamente la soglia di sicurezza.
Per ora Apple si è rifiutata di commentare il brevetto, né si sa se sarà possibile disattivare la funzione manualmente.