Apple interessante alla connettività WiMax? L’ipotesi si fa largo dopo avere appreso da un sito coreano della sigla di un protocollo d’intenti tra la casa di Cupertino e KT, il principale fornitore d’accesso del paese asiatico.
In base al documento la filiale locale della Mela avrebbe promesso collaborazione sul fronte del wireless a larga banda, in particolare avrebbe preso l’impegno ad integrare negli iPod e nei MacBook tecnologie compatibili con WiBro, la variante locale (e compatibile) con WiMax.
Che cosa, in termini pratici, tutto questo significhi è del tutto incerto. Incerti sono le modalità , la diffusione su scala mondiale dei prodotti (eventuali) con WiMax e, soprattutto, i tempi altro che standard universali, capaci cioè di attrarre interesse sul suo hardware o software su scala mondiale e non solo su specifici mercati. Attualmente il futuro di WiMax, nonostante le licenze concesse in vari paesi e alcune reti già funzionanti, è invece ancora incerto.
Secondo la maggior parte degli osservatori, in particolare, i principali produttori hardware nel campo dei computer si concentreranno sulla versione mobile dello standard, quella capace di attuare il roaming tra celle e di prendere il posto in buona parte delle reti cellulari almeno nel campo della trasmissione dati. Attualmente in numerose nazioni europee Italia compresa, sono state concesse licenze per la versione ‘fissa’ di WiMax, di fatto un semplice sostituivo dell’Adsl e considerato uno standard di transizione; per la versione mobile che opererà su frequenze differenti e avrà anche la capacità di funzionare in automobili, treni, edifici, si dovrà attendere un secondo e non ancora precisato turno che dovrebbe aprire le porte a sistemi come quelli che, almeno sulla carta, dovrebbero essere più interessanti per Apple.