Due team per due processori. Uno per la nuova generazione di iPhone e iPod e uno per il netbook. Ecco quale sarebbe la struttura di sviluppo assunta dal team PA Semi dopo la sua incorporazione in Apple. A rivelare il dettaglio che, se confermato, rappresenterebbe una novità interessante è VentureBeat.
Il sito, proprio nel giorno in cui si torna a parlare del dispositivo con indiscrezioni che rimbalzano da oriente, disegna uno scenario forse non del tutto rivoluzionario, ma sicuramente originale sull’organizzazione disposta da Apple. Non un solo chip ma due; non un solo dispositivo di riferimento ma due.
Differenziando i compiti del gruppo, si può immaginare, Cupertino intenderebbe impiegare cervelli di assoluto valore (come Dan Dobberpuhl e Jim Keller) per i due dispositivi maggiormente strategici del momento, uno già in commercio e uno in arrivo. Visto che i compiti del telefono e quelli del mini-portatile sarebbe diversi, ci vorrebbero due chip.
Vista l’esperienza del gruppo è praticamente certo che i due dispositivi saranno comunque basati su un processore ARM; la tecnologia, altrettanto probabilmente, sarà quella dei Cortex A9, un dual core con velocità di 1 GHz e architettura superscalare.
Il lancio di un tablet basato su un processore proprietario sembra non del tutto compatibile con i tempi fissati dalle voci di oggi, Apple potrebbe avere ancora bisogno di diverso tempo per finalizzare i chip (o il chip), disegnare intorno ad esso il software, creare le schede madri e terminare il design della macchina. Ricordiamo che l’ipotesi più probabile, anche stando alla tabella di marcia del core Cortex A9 stabilita da ARM, per il lancio dei nuovi processori Apple e quindi anche dei nuovi dispositivi era e resta l’inizio del prossimo anno.