Pugno di ferro alla Apple contro chi diffonde i segreti della casa di Cupertino. Nel corso della giornata di ieri, infatti, è stato spiccato ed eseguito dalla corte distrettuale di Sacramento un mandato di cattura ai danni di Josè Lopez accusato dal procuratore Jan Scully di avede diffuso in maniera fraudolenta segreti industriali di Apple.
L’arresto di Lopez, fondato su accuse di carattere penale, ha fatto seguito ad un esposto civile della stessa Apple che richiede il risarcimento per i danni provocati per lo svelamento di alcuni prodotti su Internet.
I fatti cui fanno riferimento i procedimenti legali risalgono allo scorso mese di luglio quando su Internet comparvero schemi, fotografie e disegni dei G4 ‘mirrored doors’ poi presentati nella seconda metà di agosto. A diffondere pubblicamente il materiale sarebbe stato proprio lo stesso Lopez che ne era venuto in possesso lavorando per Apple in uno stabilimento nei pressi di Sacramento.
Lopez non sarebbe però stato da solo nel compiere questa operazione ma avrebbe avuto la collaborazione di un altro personaggio, per ora sconosciuto, che Apple mira a coinvolgere nel procedimento e sul quale continuano le indagini.
‘L’innovazione ‘ dice Apple in una dichiarazione ‘ fa parte del nostro DNA, per questo la protezione dei nostri segreti industriali è cruciale ai fini del conseguimento degli obbiettivi che ci proponiamo. La nostra politica è di intraprendere azioni legali ove diviene necessario preservare la riservatezza delle nostre proprietà intellettuali’
Secondo alcuni osservatori del settore le modalità e soprattutto la tempistica con cui Apple ha lanciato l’offensiva contro chi si appropria e diffonde i suoi segreti industriali, ha anche il fine di ammonire chi intendesse fare lo stesso, magari in prossimità del Macworld di San Francisco che è ormai prossimo. Un procedimento legale lanciato in questa fase potrebbe dissuadere chi sta meditando di seguire le orme di Lopez.
Ricordiamo che non è la prima volta che in tempi recenti Apple denuncia un suo ex dipendente. Nell’agosto del 2000 Cupertino portò in tribunale Juan Gutierrez, che con il nickname Worker Bee aveva postato su Internet in alcuni forum, informazioni sui nuovi mouse ottici e le nuove tastiere e diversi dettagli degli ibook che sarebbero stati poi presentati ad Apple Expo di Parigi.