Apple nega di avere interrotto i colloqui con Universal Music e ribadisce di avere ancora un accordo in vigore con la casa discografica. Quella che, almeno a prima vista, appare essere una smentita delle informazioni diffuse nel corso degli ultimi due giorni da fonti solitamente autorevoli quali il New York Times e il Wall Street Journal, rimbalza direttamente da Cupertino.
“Stiamo ancora trattando con Universal – ha detto il portavoce Tom Neumayr -; la loro musica è ancora su iTunes e il fatto che abbiano deciso di non firmare è frutto di informazioni non corrette”.
I due giornali sostenevano che Apple e Universal avevano interrotto i colloqui dopo avere constatato che le rispettive posizioni a margine del rinnovo del contratto per la vendita di musica su iTunes erano non conciliabili. Tra gli elementi di contrasto i prezzi fissi per tutte le canzoni del catalogo e, probabilmente, il rifiuto di Apple ad allinearsi a Microsoft concedendo, come Redmond fa con Zune, delle royalties sulla vendita di iPod. In conseguenza di questo, Universal avrebbe respinto la prospettiva di un accordo di lungo termine e adottato una tattica attendista, fornendo la musica ad Apple solo a breve termine, ovvero su base mensile. In questo modo Universal sarebbe in grado di cancellare l’accordo in ogni momento e potrebbe operare con grande liberà nel campo della musica digitale, ad esempio fornendo ad altri concorrenti di Apple accordi esclusivi.
Gli analisti paiono però piuttosto scettici sulla possibilità di un vero divorzio. “Stanno facendo la faccia feroce – ha detto David Card di Jupiter Research al San Francisco Chronicle – ma sarei molto sorpreso di vedere sparire la musica di Universal da iTunes Store”. Secondo Tim Bajarin è allineato più o meno sulle stesse posizioni: “C’è forse qualcuno al mondo che è in grado di far cambiare opinione a Jobs? E’ lui ad avere il coltello dalla parte del manico in queste trattative”