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Apple vs Samsung: ultima audizione completata, il giudice propone un accordo

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Davanti al tribunale di San Jose Apple e Samsung si sono nuovamente scontrate durante la prima audizione sul processo vinto da Apple questa estate. Il giudice Lucy Koh che ha presieduto lo storico processo non ha emesso sentenze che saranno rilasciate da qui fino all’inizio del 2013 in ogni caso, per i pareri espressi dal giudice durante l’audizione di ieri, sembra difficile che le richieste di Apple e di Samsung verranno accolte.

Ci stiamo riferendo alla richiesta di Samsung di invalidare il primo processo e così anche la consistente multa per comportamento ingannevole da parte del presidente della giuria che, secondo i legali di Samsung, avrebbe volutamente nascosto di aver lavorato per Seagate, recentemente acquisita da Samsung. Fin dalla fase di ascolto Judy Koh si è dimostrata scettica sulla questione: dopo aver ascoltato la posizione dei legali di Samsung, il giudice ha precisato che Velvin Hogan, il presidente della giuria, ha in realtà dichiarato durante la selezione di aver lavorato per Samsung e di essere rimasto sorpreso per non essere stato sottoposto a ulteriori domande sulla vicenda da parte del team legale di Samsung.

Sull’argomento è stato ancora più chiaro l’avvocato di Apple: secondo i legali della Mela Samsung ha rilasciato informazioni sulla questione contravvenendo al segreto istruttorio durante il processo, così facendo inoltre coinvolgendo il presidente della giuria che non era nella posizione di difendersi. La tesi sostenuta da Samsung che Hogan abbia nutrito rancore per 19 anni contro Segate, per poi sfogarla contro Samsung, dopo che la multinazionale coreana ha acquistato il 10% di Segate solo per rivendicarsi sugli azionisti risulta quantomeno forzata.

Il giudice ha espresso anche alcune perplessità sulla richiesta di Apple di estendere il blocco delle vendite complessivamente a 25 dispositivi Samsung, in particolare per alcuni modelli ormai non più disponibili in commercio e più che altro ispirati al design di iPhone 3 e 3GS. I legali di Apple hanno sostenuto la propria posizione dichiarando che il design di quei prodotti rimane legato a Cupertino e che gli utenti lo ricollegano immediatamente ad Apple, in apparizioni in film o nei dispositivi ancora in uso, questo se non viene permesso a Samsung di lasciare in circolazione dispositivi che violano il design di Apple.

Ancora una volta il giudice Lucy Koh ha invitato le due parti ad abbandonare le cause e le azioni legali per trovare un accordo :”E’ tempo di una pace globale” ha dichiarato Koh non senza un certo tono di esasperazione nella voce. “C’è qualcosa che il giudice può fare? Sono più che disposta ad emettere ordini” poi concludendo “Sarebbe un bene per i consumatori, per l’industria e anche per le parti”.

Interessante la risposta dei legali di Samsung: “Noi siamo disposti, la decisione ora spetta a loro”: questa nuova apertura risulta diametralmente opposta alla dichiarazione di guerra senza quartiere contro Apple rilasciata a metà novembre da J. K. Shin, responsabile della divisione mobile del colosso sud coreano. Nel corso della giornata di ieri giudice e tribunale non hanno rilasciato sentenze o dichiarazioni: le decisioni verranno comunicate da qui ai primi giorni del 2013. Il prossimo appuntamento in aula per il nuovo processo Apple contro Samsung è in programma per gli ultimi giorni di marzo 2013.
apple contro samsung 600

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