La nuvola di Apple è ora totalmente pulita. Secondo quanto si apprende dal sito di Cupertino, infatti, il 100% dei suoi centri dati fa ora uso di energia ricavata direttamente o indirettamente da fonti rinnovabili come campi di pannelli solari, energia geotermale, idroelettrica o eolica.
Apple fornisce nel rapporto, notato da Bloomberg, anche altri dati sul progresso compiuto verso un abbattimento dei gas serra. Il 100% di energie rinnovabili viene usato anche nelle sedi Apple di Austin, Elk Grove, Cork e Monaco di Baviera, oltre che al campus di Cupertino. Complessivamente la casa della Mela al momento usa il 75% di energie rinnovabili per la sua intera attività.
Ricordiamo che Cupertino ha fatto imponenti investimenti in particolare presso il data center di Maiden in Nord Carolina dove è attivo il campo di pannelli solari più grande negli Stati Uniti tra quelli di proprietà privata. A Maiden funziona anche un avanzato sistema di produzione di energia con celle a combustibile; anche questo è il più grande in servizio negli Stati Uniti tra quelli di uso privato. Complessivamente Apple produce 167 milioni di kWh da energia rinnovabile, abbastanza per alimentare 17600 nuclei famigliari per un anno. Il 60% dell’energia consumata a Maiden è a “chilometro zero” e viene prodotta localmente.; la percentuale è destinata a crescere quando sarà attivo un secondo campo di pannelli soldari da 20 mWh
La notizia della “nuvola pulita” di Apple, giunge a distanza di circa un anno da una polemica suscitata da Greenpeace; l’associazione ambientalista aveva attaccato Apple, sostenendo che l’azienda americana era tra quelle meno attente al fenomeno della dissipazione di gas serra visto che i suoi centri dati usavano in gran parte fonti di energie tradizionali, nucleare incluso. L’accusa, anche se i dati erano basati, dissero allora alcuni osservatori esterni, su informazioni non coerenti e in sostanza su calcoli sbagliati, aveva fatto molto rumore costringendo Apple ad intervenire per difendersi.