Apple e Amazon hanno già iniziato ad inviare ai clienti statunitensi l’avviso in cui si informano tutti coloro che hanno acquistato un ebook edito da Hachette, HarperCollins, Penguin, Macmillan e Simon & Schuster fra il 1 aprile 2010 e il 21 maggio 2012, che riceveranno un risarcimento pari a 1.32 dollari per ogni New York Times bestseller e 0.30 dollari per ogni altro ebook.
Si tratta del primo risultato raggiunto dalla causa civile che vedeva i procuratori generali di 49 degli Stati Uniti accusare i cinque principali editori statunitensi di aver creato un cartello fra loro con l’aiuto del modello agenzia di Apple, per alzare così il prezzo medio degli ebook, a discapito di quanto avrebbero invece potuto pagare gli utenti.
Nonostante solo Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster abbiano deciso di patteggiare, il risarcimento totale (pari a 69 milioni di dollari) coinvolge anche i due editori meno collaborativi, ovvero Penguin e Macmillan. Diversamente da quello che si potrebbe pensare, il risarcimento coinvolge Apple solo come proprietaria dell’iBookstore ed è indirizzata principalmente alle cinque case editrici.
Il processo per l’altra causa civile che invece coinvolge Apple e i due publisher che hanno deciso di non patteggiare inizierà solo il prossimo anno; Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster hanno probabilmente deciso di abbassare la testa per non andare incontro a conseguenze peggiori, mentre Apple, Penguin e Macmillan proseguiranno il loro processo contro il Dipartimento di Giustizia USA, avendo preferito far valere le loro ragioni direttamente in tribunale.
Oltre ad Apple e Amazon presto anche Barnes&Noble e Google dovrebbero iniziare ad avvertire i loro utenti del risarcimento, che non sarà comunque immediato ma potrebbe arrivare solo la prossima primavera, dopo l’approvazione effettiva dell’accordo.