Per anni gli utenti Mac si sono sentiti virtualmente al riparo dall’attacco di virus e dalle numerose problematiche che spesso assillavano gli utenti PC, intenti all’installazione ed aggiornamento di anti-virus di ogni sorta per proteggersi dai malware della rete.
Un atteggiamento che – non si può negare – è sempre stato fomentato più o meno direttamente dalla Mela e dalle scelte comunicative intraprese dall’azienda, che ha sempre fatto della presunta inattaccabilità del Mac un cavallo di battaglia per le sue campagne pubblicitarie, inclusa la popolare serie Get a Mac.
Ma basta anche solo tornare indietro fino allo scorso aprile quando sulla pagina dedicata ai Mac capeggiava un poco equivocabile messaggio: “Proteggi i tuoi dati. Senza fare niente” ben visibile su questo screenshot catturato sulla precedente pagina di presentazione delle caratteristiche salienti di un Mac.
In realtà le ultime vicende riguardanti Flashback dimostrano che per proteggere il Mac in alcuni casi è necessario fare qualcosa in più di niente; le stesse vicende che probabilmente hanno spinto la Mela a modificare quell’affermazione con un più cauto “La sicurezza non è un optional”, con una descrizione dei sistemi integrati di OS X un po’ meno spavalda rispetto alla vecchia versione.
Il cambio di rotta di Apple (che continua comunque a puntare sull’elemento sicurezza come valore aggiunto) rappresenta forse la presa di coscienza determinata da un’espansione su un mercato numericamente più commerciale rispetto ai numeri di un tempo, e quindi ovviamente più esposto ai rischi che la vicenda Flashback ha materializzato in pochi giorni per un nutrito numero di utenti Mac.