Un miliardo di dollari. Cioè mille milioni di dollari. Una cifra immane, un giro di affari che la stragrande maggior parte delle aziende non riescono a raggiungere in nessun modo. E che invece Apple avrebbe toccato con quello che è un business appena avviato.
La stima di quanto sia il giro di affari dietro alle applicazioni per iPhone e per iPod toucb viene da Charlie Wolf, analista di Needham & Co- Secondo le sue rilevazioni, considerando il fatto che il numero di programmi presenti dentro App store ha appena superato i 25mila e che i download hanno raggiunto la soglia dei 500 milioni, l’ipotesi del miliardo di dollari di giro di affari è tutt’altro che pellegrina.
Nei bilanci di Apple, spiega Wolf, già compaiono voci e numeri che aiutano a capire come sia questa la possibile traccia per capire quanto stia effettivamente fatturando la casa di Cupertino da questo settore che non viene ascritto alla contabilità in maniera esplicita. Adesso tuttavia Apple ha riportato 303 milioni di dollari di “vendite collegate al settore della musica” nel trimestre conclusosi a dicembre. Elaborando questa cifra, che oltre alla musica, film e telefilm contiene anche la vendita di accessori per iPod e arriva alla conclusione che la fetta più grande – 203 milioni – è da ascrivere alle applicazioni.
Se questa stima fosse realmente accurata, vorrebbe dire che App store starebbe generando circa 800 milioni di dollari l’anno, sorpassando l’ipotesi avanzata a giugno da Gene Musnter, analista di Piper Jaffray.
La cosa più significativa di questa analisi è nelle conclusioni che ne trae Wolf. Secondo l’analista, infatti, la dimensione del business ha oramai raggiunto una dimensione tale che non solo ha condannato la concorrenza a vivere come se trattasse tecnologia di serie B rispetto a quella prodotta e venduta da Apple, ma anche a dare una nuova, potente spinta alla vendita di hardware progettato a Cupertino. Cosa che, secondo Wolf, starebbe per accadere nel prossimo trimestre.