13,5 milioni di dollari. Questo quanto corre il rischio di veder sfumare App Gratis dal suo conto in banca dopo la decisione, improvvisa ma non del tutto improbabile visto quanto accaduto in passato, di Apple di alzare il cartellino rosso di fronte alla sua applicazione in distribuzione gratuita su App Store.
App Gratis tiene la bocca ben chiusa sulle ragioni per cui il suo programma, forse la più popolare utility per la “scoperta” di titoli che diventano gratuiti, è stato espulso dallo store, ma All Things D avrebbe avuto conferma indiretta da parte di Apple che sono state violate due regole di sviluppo: quella che proibisce di dare visibilità ad altre applicazioni in promozione o in vendita con modalità simili a quelle di App Store e quella che impedisce di mandare avvisi push per pubblicizzare promuovere o fare marketing di qualunque tipo. App Gratis sarebbe, dunque, stata vittima della stessa sorte, e per le stesse ragioni, di AppShopper, una popolare applicazione che svolgeva una ricognizione automatica delle applicazioni in sconto su App Store e le esponeva al pubblico offrendo anche un sistema di notifica push.
Queste regole sono sempre esistite nel contratto di sviluppo ma sono state applicate solo ultimamente a fronte dell’accentuarsi di quella che, dicono alcune fonti vicine ad Apple consultate sempre da AllThings D, è una preoccupante stortura del sistema. «App Store – avrebbero detto le fonti del sito – deve essere una meritocrazia, ma App Gratis raccoglieva denaro per spingere alcune applicazioni favorendo in cambio di denaro la visibilità di alcuni sviluppatori a dispetto di altri». Una strategia che ha funzionato piuttosto bene su tutti e due i fronti, quello degli sviluppatori, visto che un’applicazione scontata promossa da App Gratis poteva arrivare ad avere anche 500mila download, e quello di App Gratis stessa, visto che l’azienda parigina è riuscita a raccogliere, come accennato, 13,5 milioni di dollari di finanziamento che ora però sono palesemente a rischio.
La notizia suona come un allarme per le decine di servizi offerti in forma di applicazione che su App Store si preoccupano unicamente di spingere altre applicazioni in sconto. Se un colosso come App Gratis sostenuto da investimenti milionari è finita all’inferno e se un altro leader del settore come AppShopper dopo essere stato espulso ormai mesi fa, deve ancora trovare il sistema per tornare nel negozio di Apple, è immaginabile che pesci più piccoli farebbero molta fatica a far sentire le loro ragioni.
