Amazon ha diramato un comunicato stampa nel quale sono indicati i piani per la vendita a livello internzionale prima della fine dell’anno di brani musicali liberi da protezioni DRM (Digital Right Management) che impediscono la copia dei file su computer diversi da quello dell’acquirente.
“Abbiamo ricevuto migliaia d’e-mail dai clienti di tutto il mondo” – recita il comunicato – “e tutti chiedono quando renderemo disponibile l’Amazon MP3 per gli utenti al di fuori degli Stati Uniti. Siamo lieti di comunicare ai nostri utenti che lo store diventerà internazionale entro la fine dell’anno”.
Lanciato a settembre del 2007, l’Amazon MP3 store offre una vasta selezione di file MP3 (“la più grande collezione di musica DRM free” a detta della casa di Seattle): oltre 3,3 milioni di brani di 270.000 artisti. Ogni brano e album dello store di Amazon è disponibile esclusivamente in formato MP3 senza DRM. Le codifiche sono a 256 kbps ed i brani possono essere riprodotti da qualunque lettore MP3 (inclusi gli iPod) o dai software per computer per la gestione di librerie audio (inclusi iTunes e Windows Media Player).
I brani disponibili sull’Amazon MP3 store sono venduti negli USA a prezzi che variano dagli 89 ai 99 centesimi di dollaro. Molti album hanno un costo che varia dai 5,99$ ai 9,99$.
Apple, al momento, ha un accordo per la distribuzione di brani privi di dispositivi anticopia (iTunes Plus) solo con EMI. Amazon, invece, è riuscita a portare a termine accordi con Sony, Warner, EMI e Universal.
La mossa di Amazon e consociate appare come una vera e propria sfida all’inattaccabile iTunes Store (4 miliardi di brani venduti e 20 milioni di canzoni vendute il solo giorno di Natale) anche se Apple appare ancora in vantaggio e questo specialmente quando si guarda ai mercati esteri.
L’espansione internazionale di Amazon, infatti, non arriverà , molto probabilmente a coprire tutti i mercati in cui è presente Apple. Al momento il retailer ha negozi, oltre che negli Usa, in Francia, Germania, Austria, Canada, Cina, Giappone, Regno Unito, oltre che con uno store che vende ad alcuni mercati dell’America Latina e Spagna. Anche ammesso (ma si possono nutrire fondati dubbi in proposito) che il lancio del negozio avvenga in tutti questi paesi, Apple continuerà ad avere un forte vantaggio in termini di popolazione.
[A cura di Mauro Notarianni]