La crisi scalfisce anche Adobe. La società di San Josè ha annunciato nelle scorse ore con una comunicazione inviata alla Sec, la società di controllo della Borsa americana, la riduzione del 9% della forza lavoro che si traduce con il licenziamento di 680 dipendenti.
L’operazione che si completerà entro la fine del 2010 è motivata dalla recessione economica globale e dagli obiettivi di riduzione dei costi programmata per il bilancio del 2010. I tagli dei posti di lavoro non interessano solamente gli Stati Uniti ma anche tutte le filiali Adobe sparse per il mondo. Nei giorni scorsi erano rimbalzate diverse voci in merito ai tagli di personale da canali non ufficiali, come Tweeter.
Quello annunciato questa notte è il secondo turno di licenziamenti. Altri 600 licenziamenti sono giunti lo scorso mese dicembre; Adobe aveva anche tagliato del 9% il personale di Omniture, un società che ha acquisito nei mesi scorsi. I costi di ristrutturazione costeranno agli sviluppatori di Photoshop tra i 65 e i 71 milioni di dollari