Previsioni in negativo per Adobe. La società software, la seconda al mondo dopo Microsoft, ha fornito un deludente resoconto questa mattina, ora americana, poco prima dell’apertura dei corsi azionari a Wall Street, provocando una scossa nella considerazione degli investitori che hanno lanciato un’ondata di vendite sul titolo ADBE.
A preoccupare il mercato le previsioni di profitto fino al 25% più basse di quanto ipotizzato dalla maggior parte degli analisti, un dato che ha spazzato letteralmente via le buone notizie sul terzo trimestre, ovvero i 990.3 milioni di dollari, contro i 697.5 milioni registrati lo scorso anno e molto vicino al top delle previsioni Adobe (950 milioni di dollari e un miliardo di dollari) e i profitti per 230 milioni contro i 136 milioni dello scorso anno, quasi il 70% in più Ad incidere sui buoni dati, ovviamente, il lancio della CS5 la cui divisione produce circa il 50% del totale del fatturato dell’azienda. Le vendite della suite sono state del 15% superiori a quelle della CS4 se raffrontate in un periodo comparabile della vita commerciale.
Per quanto riguarda i profitti sotto le attese per il quarto trimestre, Adobe punta l’indice contro i tagli alla spesa nel settore educational negli Stati Uniti (che vale il 10% del fatturato) e le perduranti inceretezze econmiche sul rilevante mercato giapponese.
ABDE, come accennato, ha aperto le contrattazioni travolta da un’ondata di vendite con un ribasso che ha superato subito il 20%. Dopo mezzora dalla campanella di inizio seduta, il volume dei pezzi passati di mano era già prossimo a quota 40 milioni contro un volume medio giornaliero di meno di 9 milioni. La giornata finanziaria si annuncia come la peggiore da otto anni a questa parte per la società di San Josè.