Le reti cellulari statunitensi non sono avanzate come quelle disponibili nella maggior parte dei paesi europei: l’infrastruttura di rete di AT&T, l’operatore che negli Stati Uniti commercializza in esclusiva iPhone viaggiano alla velocità di 3,6Mbps, la metà delle prestazioni possibile in gran parte del vecchio continente. Non stupisce che ora il maggior operatore nord americano abbia annunciato che sono in corso i test in due aree non specificate per aumentare la banda fino a 7,2Mbps e che, una volta completate le prove, la tecnologia sarà adottata sull’intera rete statunitense.
Il raddoppio della velocità massima teorica su HSPA è possibile grazie ad un aggiornamento solo software e che non richiede investimenti ed interventi in antenne e dispositivi, mentre la velocità massima teorica supportata dall’HSPA è di 14,4Mbps. Come ha spiegato il dirigente di AT&T è probabile però che l’operatore non adotterà le soluzioni per eseguire l’aggiornamento futuro al massimo della velocità HSPA per passare invece direttamente al nuovo standard HSPA+ in grado di garantire velocità nominali fino a 21Mbps.
Ancora oggi non è completamente chiaro quale sia la velocità massima supportata da iPhone 3G: alcuni la ritengono limitata a 3,6Mbps, altri sono convinti che lo smartphone della Mela sia già in grado di sfruttare già nella versione attuale le reti fino a 7,2Mbps. In ogni caso vale la pena ricordare che AT&T ha accelerato il passaggio dalle reti da 1,7Mbps fino a 3,6Mbps nel corso del 2008, nei mesi immediatamente precedenti l’introduzione di iPhone 3G. Se a questo si aggiungono le indiscrezioni che prevedono l’introduzione di un nuovo iPhone, forse con capacità di collegamento fino a 14,4Mbps, il quadro sembra apparire più chiaro.
L’upgrade delle reti cellulari di AT&T anche quest’anno sembra essere direttamente collegato al nuovo smartphone della Mela. Non solo download più veloce per siti e dati da Internet ma anche la possibilità per gli utenti di eseguire l’upload di filmati video, una nuova funzione che emerge dall’analisi e dalle scoperte riportare da diversi programmatori che già lavorano e utilizzano iPhone OS 3.0.