Hector Ruiz se ne va. L’amministratore delegato di AMD, da sei anni alla guida della società di Sunnyvale, il principale concorrente di Intel nel campo dei processori per computer desktop e portatili, ha annunciato questa notte le sue dimissioni dalla carica. A spingere Ruiz all’abbandono il settimo trimestre consecutivo in rosso e la crisi in cui si sta avvitando AMD che non pare essere più in grado di contrastare la rivale di sempre.
Il business di AMD è in una situazione difficile: 1,19 miliardi di dollari di perdite, quasi il doppio di quelli fatti segnare nello stesso trimestre dello scorso anno, 60 centesimi per azione, ben al di sotto dei 52 centesimi previsti da Wall Street. L’allargarsi delle perdite, frutto anche delle spese per l’incorporazione di AMD (600 milioni) giunge a fronte di un aumento del fatturato, 1,35 miliardi, ma anche questo sotto le previsioni degli analisti (1,45 miliardi).
Più che i dati trimestrali, Ruiz paga una serie di errori commessi durante gli ultimi mesi. Tra questi, come ammesso dallo stesso manager, le difficoltà tecniche, frutto di problemi di progettazione, nel dare un successore agli originali Opteron, una delle linee di maggiori successo di AMD. Pesa anche l’acquisizione di ATI, pagata 5,6 miliardi di dollari e ora valutata la metà , che ha spinto la dirigenza a manovre di riorganizzazione con la cessione di parti del business.
La successione di Ruiz, unico amministratore delegato dopo il fondatore della società Jerry Sanders, tocca a Dirk Meyer, una figura ben inserita nel sistema di AMD. Si tratta del presidente e Coo, un manager che ha condiviso buona parte delle scelte dello stesso ex Ceo. In precedenza aveva guidato la divisione microprocessori, conducendola a conquistare importanti risultati tra cui il citato lancio degli Opteron originali. Se la nomina di Meyer sarà sufficiente a trarre AMD dal difficile momento che sta vivendo, potrà dirlo solo il tempo, certamente le dimissioni di Ruiz saranno accolte con soddisfazione da quella parte di azionisti che avevano contestato la sua condotta e alcune delle scelte strategiche di questi ultimi mesi.