A Palermo scoppia è bagarre sugli iPhone 5. I telefonini di serie previsti per la dotazione degli assessori comune vengono giudicati di scarsa qualità così viene autorizzato l’acquisto di 10 iPhone 5 top di gamma da 64GB, ma poi gli amministratori tornano sui loro passi e si comprano cellulari ri di tasca propria.
La vicenda, raccontata da ItaliaOggi, è dei giorni scorsi e nasce da una delibera che partiva dalla considerazione che per un lavoro efficiente, serve un cellulare efficiente. Di qui la decisione di acquistare i telefoni Apple. Ma poi il ripensamento: in piena campagna elettorale e con le problematiche di una crisi economica che non dà segni di cedimento la spesa di quasi 10mila euro per l’acquisto degli iPhone 5 avrebbe rappresentato un passo falso difficile da giustificare. Così i 10 assessori, dopo aver messo le mani sugli smartphone di ultima generazione della Mela, hanno deciso di restituirli e di acquistare telefonini meno costosi sostenendo la spesa di tasca propria.
La restituzione non era però stata comunicata all’ufficio del comune incaricato di gestire l’operazione così la voce di spesa di poco meno di 10mila euro, come prevedibile, non è passata inosservata ai rappresentati dei partiti di opposizione. La manovra è stata giudicata come “Uno schiaffo ai siciliani” da Giancarlo Cancelleri, capogruppo grillino, non sono mancate critiche da parte dei consiglieri come quella di Francesco Scarpinato: “Gli assessori a mio avviso dovrebbero pensare più ai palermitani e meno alle proprie dotazioni lavorative”.
La situazione si è placata solo con l’intervento di Leoluca Orlando sindaco di Palemo. Una nota rilasciata dal comune precisa che “Il presunto acquisto da parte dell’Amministrazione comunale di alcuni telefonini per un costo complessivo di quasi 10.000 euro è, anche se tecnicamente corretta, frutto di un malinteso che si è chiarito solo in queste ore. Gli Assessori interessati hanno, già da settimane, restituito i telefoni di servizio acquistando a proprie spese altri telefoni”.