Il Razer Viper Ultimate è stato il primo mouse a integrare le tecnologie di nuovo corso di Razer nel 2019, tecnologie che sono poi mutuate anche in altri prodotti, dal Razer Basilisk Ultimate sino al Razer DeathAdder V2 Pro: il nuovo Razer Viper 8K continua questa tradizione di innovazione presentandosi con una novità principale, ma così importante da mettere in secondo piano tutte le (comunque ottime) qualità di contorno. Quali sono e che cosa possono dare al vostro utilizzo abbiamo cercato di misurarlo in una recensione di questa periferica.
Hyperpolling
La novità più importante del nuovo Razer Viper 8K è senza dubbio il Polling rate, che per questa periferica viene portato a un livello stratosferico e mai visto. Per capire come mai la tecnologia introdotta, denominata Hyperpolling dal produttore, sia così importante si deve capire perchè il polling rate sia importante e per qualcuno dei meno avvezzi anche capire che cosa sia il polling rate.
Dal punto di vista tecnico il Polling rate di un mouse è la frequenza con la quale il chip del dispositivo comunica con il computer: pensate al mouse come a un piccolo scanner che invia costantemente le informazioni di movimento all’unità centrale che le elabora e le trasforma in una posizione sullo schermoOvviamente, l’affidabilità del movimento dipende sostanzialmente da due fattori: la prima è la risoluzione con cui il mouse cattura le immagini, perché più alto è questo valore più precisa sarà l’informazione statica e di conseguenza meglio indovinerà con precisione il movimento. Uno degli aspetti da considerare è che il mouse si sposta su una superficie ridotta e spesso molto ridotta rispetto alla grandezza del display su cui viene mostrato l’esito dello spostamento.
L’altro valore è appunto il Polling rate, chiamato anche UltraPolling nell’ambiente gaming. Questo dato offre una risoluzione nel tempo: un valore basso offrirà una scarsa ottimizzazione, mentre un valore più alto avrà una precisione maggiore, specie nei movimenti più veloci (a patto che il computer riesca a gestire l’informazione).
La stessa cosa succede con le immagini cinematografiche: più si riduce il numero dei fotogrammi, più l’occhio umano riesce a percepire il salto tra uno e l’altro con un effetto di movimento meno fluido. Il film scorre, ma non è la stessa cosa rispetto a una frequenza più alta.
I migliori mouse commerciali arrivano tipicamente a 500 Hz di Polling rate, il che significa uno scambio di informazioni circa 500 volte al secondo, che diventano 1.000 nei mouse da gamer a fili: nel 2019 con l’operazione Razer taglia i cavi il marchio del serpente aveva stupito il mondo non tanto per il fatto di presentare una tecnologia che fosse wireless (nel mercato c’erano già molti mouse ad alte prestazioni senza fili) ma che anche in assenza di una connessione fisica era in grado di operare a 1.000 Hz di Polling rate, un dato elevatissimo rispetto alla concorrenza di allora.
Oggi Razer fa un nuovo balzo in avanti proprio con l’Hyperpolling, che ha dell’incredibile perché si traduce in una precisione di ben otto volte superiore al massimo precedente: 8000 Hz. Nessuno è in grado di raggiungere questo risultato che si traduce in una sensazione di controllo assoluta e la possibilità di operare a risoluzioni non immaginabili in precedenza, pur mantenendo il pieno controllo del mouse.
Razer Viper 8K, come è fatto
Ovviamente il Polling rate non è l’unico dettaglio degno di nota del Razer Viper 8K. Dentro a questo mouse c’è molto altro capace di rispondere a un pubblico che ha esigenze elevate sia in termini di prestazioni che di ergonomia.
La forma è ambidestra, ed è un dettaglio non da poco, dato che la stragrande maggioranza dei mouse è destrorsa. Nella scatola troviamo il mouse, molto leggero (71 grammi) accompagnato da un cavo USB-A anti attorcigliamento Speedflex da 1,8 metri.
Nella confezione troviamo inclusi anche un sacchetto di trasporto per viaggi e trasferte, oltre a un libretto che illustra le caratteristiche principali del dispositivo. Due adesivi, infine, servono al marketing. Il mouse è realizzato in plastica nera opaca, che offre una presa salda anche con le mani sudate; è bordato in gomma e ha quattro tasti laterali che si aggiungono ai due superiori e alla rotella a scatti, anche questa con profilo in gomma.
La tipica illuminazione di Razer è solo sul dorso (la rotella non è illuminata). Sul fondo ci sono dei piccoli spessori in ceramica PTFE, che migliorano l’attrito con la superficie e che sono pensati per funzionare al meglio con un tappetino ad hoc (noi usiamo il Razer Gigantus V2, ma ce ne sono anche di più piccoli).
Come funziona Razer Viper 8K
Il mouse è, come già detto, un prodotto di fascia alta, destinato a chi non ama i compromessi e chiede, dai propri dispositivi, qualità e precisione. Utilizzare un mouse come quello di Razer significa avere un controllo impareggiabile; va detto che benché il mouse arrivi a 20.000 dpi e 8.000 Hz di Polling rate, non sempre queste prestazioni sono indispensabili o utili. Per questo è possibile passare mediante un tasto da uno all’altro dei cinque profili predeterminati; un piccolo LED colorato indica il set in uso.
I set si possono modificare a piacere grazie ai driver Synapse 3.0, applicazione tramite la quale è possibile variare anche il polling rate passando su una scala di 125/500/1000/2000/4000 e 8000Hz, quest’ultimo il default. Sfortunatamente questa opzione è disponibile solo per Windows, ma una volta determinati i set, questi restano nella memoria del mouse e possono essere usati in qualsiasi computer, anche privo dei driver Synapse. Il che significa che un utente Mac può definire il tutto anche via Windows, magari con Parallels Desktop 16, per poi sfruttare la funzione su macOS in modo nativo.
Abbiamo provato il mouse Razer Viper 8K sia collegato direttamente a Mac e PC senza nessun problema; passare per uno switch (nel nostro caso un modello con USB 2.0) significa però avere una resa sensibilmente inferiore; addirittura su macOS abbiamo assistito ad alcuni blocchi di sistema della durata di qualche secondo.
Un simile assetto per gli utenti Mac è così sconsigliato; meglio usare, se necessario, un HUB Thunderbolt 3 sulla porta USB 3.0. In questo caso la nostra prova è stata perfetta e senza alcun “singhiozzo”.
Nel test pratico App come Photoshop, Illustrator e anche Lightroom hanno dato risultati più che positivi. Abbiamo poi testato il mouse con giochi come Overwatch, Diablo III e Starcraft II, ottenendo prestazioni molto buone anche su display molto grandi. L’impressione però è che il mouse dia il meglio di sé negli sparatutto in prima persona (da Overwatch a Fortnite) o su titoli dove la precisione su larga scala è molto importante, come ad esempio con Minecraft.
Conclusioni
Al pari del suo predecessore, anche questo Razer Viper 8K è portatore di una nuova tecnologia, che probabilmente farà da apripista nel mercato. Attualmente si tratta del mouse non solo più veloce al mondo, ma anche di uno tra i più precisi, pregi che si sommano a un’ergonomia quasi perfetta. Il prezzo non è proprio popolare per un mouse a filo, ma la tecnologia di base la giustifica anche alla luce del target di mercato.
Pro:
• Mostrusamente preciso
• Leggero e veloce
• Ambidestro
• Design aggressivo
Contro:
• Configurazioni avanzate solo per Windows
• La forma ambidestra potrebbe non piacere a qualcuno
Prezzo:
• 89,99 Euro
Razer Viper 8K è disponibile nel sito web italiano della casa madre, ma tutta la linea Viper è presente anche su Amazon.it.