C’è un altro accessorio compatibile con AirTag (qui tutto quello c’è da sapere): prima ancora che il dispositivo trova-tutto di Apple venga anche solo annunciato, Spigen mette in vendita un portachiavi con taschino ad hoc per consentire di agganciare AirTag a un mazzo di chiavi, a una borsa, uno zaino o dove più si preferisce.
Non è il primo perché, come avevamo già scritto all’inizio dell’anno, Nomad ha pronta la sua idea di portachiavi e un secondo accessorio per usare AirTag con il cordino degli occhiali, ma il fatto che quello di Spigen si possa già acquistare su Amazon (per altro assomiglia a quello che pare sia il portachiavi per AirTag di Apple), ci ricorda quanto ormai sia sicuro il design e ancora più vicina la data di commercializzazione di AirTag.
La scheda di vendita ci dà anche qualche conferma in più su quanto si era già ipotizzato nei mesi precedenti. Innanzitutto una precisazione: è prodotto da Cyrill, un brand ombrello di Spigen, marchio invece meglio noto ai nostri lettori in quanto da anni realizza accessori compatibili con i prodotti di Apple, principalmente iPhone, per altro in anticipo di qualche settimana rispetto alla loro presentazione e commercializzazione, dimostrando almeno fino ad oggi di avere le informazioni giuste in merito a forme e misure.
Nel nome del prodotto si legge AirTag 2020, avvalorando così la tesi che questo dispositivo sarebbe in realtà dovuto arrivare entro lo scorso anno, cosa che invece sappiamo non essere accaduta per un ritardo di qualche tipo, presumibilmente all’interno delle catene di produzione.
La scheda del prodotto ci conferma anche la presenza di un sistema per la ricarica wireless della batteria che alimenta AirTag: anziché optare per una batteria a bottone CR2032 sostituibile che invece troviamo nei Tag Bluetooth attualmente in commercio, Apple parrebbe aver scelto una soluzione più in linea con il suo tradizionale modo di concepire i prodotti. Ricordiamo che a differenza degli altri produttori di smartphone è stata la prima a non permettere di sostituire la batteria su iPhone, una scelta inizialmente criticata perché non consentiva all’utente di riparare autonomamente il dispositivo o anche soltanto sostituirla con una nuova, ma alla quale poi si sono negli anni allineati quasi tutti gli altri.
Resta invece il dubbio su come possa avvenire questa ricarica. Nelle specifiche tecniche depositate presso la FCC emerge che gli iPhone della serie 12 sono dotati di hardware in grado di supportare la ricarica inversa, non ancora però disponibile agli utenti perché non supportata dal sistema operativo. Apple potrebbe abilitarla nei prossimi mesi tramite un aggiornamento, quindi è possibile che oltre a poter appoggiare gli AirTag su una piastra per la ricarica a induzione, si possa trasferire energia nella batteria interna semplicemente accostandoli al retro dei nuovi iPhone e di quelli che saranno rilasciati nei prossimi anni. Sempre che Apple dedica di rendere disponibile questa funzione.
Per chi volesse già comprarlo e toccarlo con mano, segnaliamo che è già disponibile su Amazon: il prezzo è di 19,99 euro sia per la versione che vedete in foto, sia per quella con struttura in simil-pelle di colore nero e finitura dorata per le parti metalliche.
Tutto quello che sappiamo finora sul dispositivo trovatutto di Apple AirTags e il loro funzionamento è in questo approfondimento di macitynet. Tutti gli articoli che parlano di iPhone, iPad e Mac sono disponibili ai rispettivi collegamenti.