Un filmato su YouTube sfoggia macOS Catalina eseguito su un iPad Pro 2020, un “hack” che mostra l’effetto che farebbe macOS su un tablet come l’iPad.
Non sono noti molti dettagli ma l’esecuzione del sistema è lenta perché sfrutta l’emulazione x86, possibile con il software UTM che consente l’avvio di macchine virtuali su iOS (es. Windows XP e Linux Mint).
L’emulazione rende tutto molto lento e il solo avvio completo di macOS Catalina richiede 20 minuti. A quanto pare il meccanismo di emulazione è stato nel frattempo migliorato e l’autore del filmato riferisce che ora bastano dai 5 ai 7 minuti per avvio di Catalina. Anche con la migliore ottimizzazione possibile, non è ad ogni modo un sistema utilizzabile e macOS non è espressamente ottimizzato per il touch.
Sarebbe tutto più semplice e veloce se Apple permettesse in qualche modo di emulare/avviare macOS Big Sur, ottimizzato per l’architettura ARM. Sull’ultimo sistema operativo, oltretutto, la Mela ha integrato piccoli cambiamenti che sembrano pensati per l’interfaccia touch. Apple nega che i cambiamenti in questione abbiano a che fare con l’interfaccia touch ma chissa… fose in futuro avremo un sistema operativo unico sia per Mac che per iPad con processori sviluppati dall’azienda di Cupertino.
A calmare le speranze di chi vorrebbe macOS su iPad ci pensa Craig Federighi, Senior Vice President Software Engineering d Apple: a novembre del 2020 ha espressamente detto che non esistono piani per l’arrivo di Mac con touchscreen e di essersi meravigliato nel leggere nei mesi passati indiscrezioni secondo le quali Big Sur mostrava icone più spaziate, presunto segnale di Apple al lavoro su funzionalità touchscreen per il Mac. Il manager della Mela ha spiegato ancora che Apple progetta e fa evolvere il look di macOS in modo da far sentire gli utenti a proprio agio nell’uso dei vari dispositivi, e che l’idea di un Mac touch non è stata lontanamente presa in considerazione.