Negli ultimi aggiornamenti di macOS 11 e iOS 14, Apple ha predisposto su Mac App Store e App Store una nuova sezione in ogni pagina dedicata ai prodotti, con un riassunto creato dallo sviluppatore sulle norme sulla privacy adottate dall’app. Ispirate alla praticità e all’immediatezza delle etichette nutrizionali per i prodotti alimentari, le informazioni offerte includono i tipi di dati che le app possono raccogliere, per esempio informazioni di contatto o posizione, e se verranno condivisi con terze parti per finalità di tracking.
Craig Federighi, Senior Vice President Software Engineering di Apple, ha dichiarato che le etichette “nutrizionali” sulla privacy sono qualcosa di molto ambizioso che spera i rivali copieranno.
Federighi non ha indicato ulteriori dettagli sui piani di Apple ma ha fatto capire che l’intenzione è di continuare su questa strada delle etichette. In sostanza, spera che l’idea venga accolta dagli utenti, e sia un supporto per aiutarli a fare scelte informate quando scelgono le app da scaricare.
“Il lavoro che stiamo facendo su questo versante va visto nel contesto di diventare esempio nell’industria, sensibilizzando l’aspettativa degli utenti su ciò che dovrebbero aspettarsi ed esigendo privacy”, ha riferito Federighi a Fast Company.
“Ci aspettiamo assolutamente che altri nel settore rispondano alle aspettative più elevate e richieste degli utenti migliorando la privacy, elemento che riteniamo fantastico”, spiega ancora il dirigente Apple. “Si tratta di una categoria per la quale se volessero copiare alcune delle nostre migliori idee portando al miglioramento della privacy degli utenti, ne saremmo orgogliosi”.
Le app devono indicare per cosa vengono utilizzati i dati raccolti, ad esempio pubblicità prime parti, pubblicità di terze parti, analisi, funzionalità dell’app o personalizzazione del prodotto, e se i dati sono collegati all’account, al dispositivo o all’identità di un utente. Gli sviluppatori sono, inoltre, tenuti a riferire se i dati raccolti vengono utilizzati per tracciare gli utenti, ovvero fornire dati raccolti dall’app a terze parti per scopi pubblicitari mirati.
Ulteriori informazioni su ciò che gli sviluppatori devono fornire ad App Store sono disponibili nel documento per sviluppatori che Cupertino ha predisposto.
Recentemente Craig Federighi di Apple ha illustrato l’importanza della privacy degli utenti per Apple, invitando i concorrenti a imitare e copiare le policy di privacy di Cupertino.