Quando scarichiamo un’app dobbiamo tenere in conto la possibilità che lo sviluppatore che l’ha creata può decidere di smettere di aggiornarla o, peggio, eliminarla dallo store da un momento all’altro. Questo può accadere con qualsiasi applicazione, anche se è un’app di successo o se è di proprietà di un grande sviluppatore. Ecco perché non bisogna stupirsi se Apple sta per chiudere definitivamente Memo Vocali.
La scadenza è fissata al 1 marzo 2021 e ce la comunica l’ultima versione dell’app, la 1.0.7 rilasciata nelle scorse ore. Questo degli aggiornamenti è un argomento che avrebbe dovuto già funzionare come campanello d’allarme visto che l’applicazione, pubblicata nel 2016, non veniva aggiornata da più di un anno. Lo scopo di questa nuova versione per altro è semplicemente quella di facilitare la migrazione delle registrazioni fatte fino ad oggi, perché tra qualche mese andranno perse per sempre.
Nelle note c’è soltanto scritto «Aggiunta la possibilità di esportare le registrazioni di Memo Musicali nella libreria di Memo Vocali» e quando si apre l’app per la prima volta dopo averla aggiornata, ci sarà anche una notifica con cui viene chiesto all’utente di esportare le registrazioni presenti al suo interno. Se l’utente ignora questa notifica, gli verrà ricordato di procedere con la migrazione dopo una settimana. Con l’esportazione viene creata una cartella denominata Memo Musicali all’interno della quale sono archiviate tutte le registrazioni, che a quel punto possono essere archiviate altrove o usate come si vuole.
Non ci sono dichiarazioni ufficiali in merito, ma è probabile che la chiusura del servizio nasca dal fatto che l’app forse non veniva utilizzata da molte persone. L’app fu creata per semplificare la vita ai musicisti e ai creativi sempre in movimento, che desideravano appuntarsi un’idea per una canzone, un motivetto su cui lavorare in seguito, senza disporre di particolare strumentazione.
Il bello di quest’app è che a differenza di altri software di registrazione vocale è dotata di funzioni utili come il sintonizzatore integrato e, soprattutto, non comprime eccessivamente i file audio. L’ironia di tutto questo è che l’app fu creata per sganciare i musicisti dall’app Memo Vocali, mentre adesso si sta chiedendo agli utenti proprio di tornare ad usarla.