Gli sviluppatori Android che desiderano creare applicazioni sui Mac con SoC M1 possono sfruttare Android Studio, ambiente di sviluppo che funziona per il momento tramite Rosetta 2 e prestazioni più che buone. Manca ancora una parte essenziale: l’emulatore vero e proprio che, al momento, non è utilizzabile dagli sviluppatori che usano i nuovi Mac (sarà possibile farlo sfruttando l’hypervisor integrato in macOS), utile per eseguire test.
Ovviamente gli sviluppatori possono utilizzare un vero e proprio smartphone Android per provare le app ma un emulatore è utile per sperimentare le innumerevoli possibili configurazioni dei dispositivi Android (dall’ambiente Android Studio è possibile selezioanre vari dispostivi da emulare) eseguire test per i bug e creare utility per il sistema operativo mobile di Google.
Basterà avere pazienza giacché Google sta già lavorando su questo versante e su GitHub è già disponibile un primo “assaggio” di un emulatore funzionante sui Mac con CPU M1. Ci sono ancora varie problematiche e bug da risolvere ma stiamo pur sempre parlando di una versione numerata con il numero di versione 0.1. Stando a quanto possibile vedere in un filmato diffuso da uno sviluppatore, le prestazioni sono già di tutto rispetto.
#Android #Emulator running #Vulkan on #AppleSilicon via #MoltenVK pic.twitter.com/jGRNjw11l5
— lfy_google (@GoogleLfy) December 1, 2020
Per quanto riguarda lo sviluppo per macOS, iOS, iPadOS e watchOS non ci sono ovviamete problemi. Xcode 12 consente agli sviluppatori di aggiornare facilmente – tra le alrre cose le loro attuali app per Mac al formato binario Universal 2, aggiungendo il supporto nativo per i Mac con chip M1 e Intel all’interno di un’unica app.