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Recensione iPhone 12: il più feroce concorrente di iPhone 12 Pro

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L’abbiamo già detto nel corso della recensione di iPhone 12 Pro, ma vale la pena ribadirlo anche in queste prime righe della recensione di iPhone 12: la gamma di quest’anno rappresenta un salto generazionale sottolineato da diverse novità e rafforzato da un completo restyling e una massiccia rimodulazione dell’offerta. Lo sottolineiamo non solo perché, come logico, iPhone 12 è pienamente coinvolto in questa operazione ma perché iPhone 12 potrebbe essere definito come il simbolo di questo passaggio tra generazioni. Si tratta infatti di un prodotto totalmente differente da iPhone 11 che si posiziona anche in maniera diversa, tanto diversa da spostare molte pedine sulla scacchiera del processo decisionale di acquisto.

iPhone 12, nella scatola

Nel contesto di una recensione di solito ci annoia molto parlare di quel che si trova nella scatola di un dispositivo, ma questa volta dobbiamo iniziare proprio da qui. La confezione cambia infatti parecchio e ha una novità da conoscere: esclude un paio di accessori storici: il caricabatterie e gli EarPods. Apple afferma che questo le permette di ridurre i gas serra, ma è chiaro che si tratta anche di una modo per aumentare i margini di profitto contando sul fatto che chi acquista, ha già in casa quel che viene eliminato dal pacchetto. Quale che sia la ragione prevalente, la scelta ha un grande pregio: ci risparmia quelle sette-otto righe riservate a denigrare nei più disparati modi la scelta Apple di mettere nella scatola caricabatterie come quello dello scorso anno, costruiti su tecnologie vecchie di una decina di anni e indegni di essere accostati a prodotti innovativi ed eleganti come gli iPhone.

iPhone 12, il design

Scatola a parte, come per iPhone 12 Pro, la principale novità di iPhone 12 è sotto gli occhi di tutti: va in soffitta un design famigliare e un po’ usurato, quello fatto di curve angoli smussati e display leggermente in rilievo che abbiamo visto dal lancio di iPhone 6. Al suo posto arriva una radicale riscrittura stilistica che, come più volte detto, si richiama a quella di iPhone 4. L’aspetto è ora squadrato e tagliente, il profilo decisamente compatto con lo schermo che sfila perfettamente con la cornice. L’identità del design, per noi molto piacevole, tra iPhone 12 e iPhone 12 Pro è ora assoluta e rappresenta, probabilmente, la principale novità… nella novità. Viene infatti rivoluzionata la scaletta di prodotti nata con iPhone X che prevedeva un telefono top con un design e componenti avanzate affiancato da uno più economico. Fino al lancio della gamma iPhone 11, era facile distinguere i due telefoni che pur imparentati l’uno con l’altro erano diversi per una serie di elementi, come la dimensione e componenti hardware. Oggi iPhone 12 e iPhone 12 Pro sono invece tanto simili da essere probabilmente considerati uguali da un occhio non esperto.

iPhone 12 Pro e iPhone 12, uno accanto all’altro

iPhone 12 come è fatto

In effetti volendo sintetizzare, la descrizione estetica di iPhone 12 potrebbe essere sufficiente rinviare alla nostra recensione di iPhone 12 Pro. Le dimensioni e la forma sono le stesse. Il peso è più o meno quello. Sono diversi solo alcuni dettagli; il telaio invece che in acciaio è in alluminio satinato (ottimo per chi odia le impronte digitali), il dorso invece che opaco è in vetro lucido (pessimo per chi odia le impronte digitali e probabilmente anche propenso a rigarsi). Abbiamo anche colori più giovanili e vivaci, sulla scia di iPhone 11 e di iPone XR. Il nostro è in colore blu, novità dell’anno, una tinta abbastanza discreta e piacevole.

Ergonomia

Se spostiamo il confronto tra iPhone 12 ad iPhone 12 Pro al precedente iPhone 11 si comprende meglio quanto dicevamo all’inizio, quando facevamo cenno al radicale cambiamento di rotta nel design. iPhone 12 è più piccolo e soprattutto più leggero di iPhone 11, si impugna molto meglio e si manovra molto meglio. È il frutto di una superiore ergonomia che deriva dal bordo squadrato. iPhone 12 è forse un po’ più scomodo quando lo si stringe in pugno ma in compenso non sembra voler scappare di mano ad ogni movimento come faceva iPhone 11 e prima di lui iPhone XR.

La memoria

Tecnicamente parlando c’è una scelta che non convince: continuare a proporre l’ormai improponibile taglio di memoria da 64 GB. iOS 14 con le applicazioni standard su un iPhone 12 occupa circa 14 GB. Bastano poche applicazioni, un po’ di foto e qualche filmato per trovarsi in difficoltà. Presentare un modello con così poco spazio di archiviazione al momento è la classica pratica di upsell che spinge ad avvicinarsi ad iPhone 12 attirati dal prezzo per scoprire poi che sarà necessario pagare di più per avere qualche cosa di realmente funzionale. Fortunatamente passare ai più confortevoli 128 Gb richiede una cifra abbordabile: 50 euro in più. Obbligatorio metterli in conto per non trovarsi a breve a fare i conti con un dispositivo non molto utile.

Lo schermo

Lo schermo di iPhone 12 ha le stesse dimensioni di quello di iPhone 11: 6,1 pollici. E allora come fa iPhone 12 ad essere più piccolo di iPhone 11? Semplice (si fa per dire): qui abbiamo uno schermo OLED quando invece il vecchio modello aveva un display LCD con bordi molto più grandi. Il salto è epocale perché questo significa che iPhone 12 sbaraglia il vecchio modello in una componente molto importante. Lo schermo è più definito (2532X1170 pixel a 460 ppi contro 1792×828 pixel a 326 ppi) e piacevole del pur buon display LCD di iPhone 11. Le immagini sono molto vive e vibranti; la differenza è, ovviamente, particolarmente evidente con i contenuti in HDR visto che iPhone 11 non aveva uno schermo HDR.  In pratica iPhone 12 Pro perde nei confronti di iPhone 12 il principale vantaggio tecnico che iPhone 11 Pro aveva su iPhone 11.

Lo schermo di iPhone 12 Pro a ben guardare non è del tutto identico a quello di iPhone 12; la luminosità tipica è infatti leggermente superiore (800 nits contro 625 nits) ma quella di picco (rilevata con i contenuti HDR) è la stessa. Perché Apple abbia ridotto la luminosità di iPhone 12 rispetto a quella di iPhone 12 Pro è un piccolo mistero. I due schermi come evidenziato da alcune dissezioni dei telefono sono identici; è il software che governa l’intensità della luce.

Tornando alle questioni di carattere tecnico, sussiste in iPhone 12 lo stesso limite che iPhone 12 Pro ha nei confronti dei principali modelli concorrenti: la frequenza di refresh ferma a 60Hz invece che i 120 Hz. Nella quotidianità non avremo eccessivi problemi ma lo schermo meno fluido fornisce l’impressione di un telefono meno veloce.

Il display di iPhone 12 Pro e iPhone 12 hanno una leggibilità molto simile

Ceramic Shield, il vostro scudo quotidiano

Su iPhone 12 è presente il vetro “Ceramic Shield”. Come abbiamo già spiegato si tratta di un materiale che tecnicamente sarebbe persino sbagliato chiamare “vetro” visto che è un mix di ceramica e vetro. Questa componente permette ad Apple di dichiarare una resistenza alle cadute di quattro volte superiore a quella dei precedenti iPhone; il merito, spiega sempre Apple, è anche del design di iPhone 12 con il vetro protetto dal bordo in alluminio. Diversi siti specializzati in “maltrattamento” degli iPhone confermano che effettivamente Ceramic Shield più design, fanno di iPhone 12 un telefono molto resistente alle cadute.

Face ID nell’era della mascherina

Parlare di Face ID vorrebbe dire ripetere quanto diciamo dal lancio di iPhone X, il primo degli iPhone con questo sistema biometrico. Da allora non è infatti mai cambiato né funzionalmente né dal punto di vista delle componenti in azione.

Se ne parliamo qui è perché da circa otto mesi, da quando siamo costretti a convivere con le mascherine, Face ID è utile solo in poche occasioni. Quando si indossa la mascherina (al momento sempre tranne in casa) si viene rinviati al codice numerico. In pratica oggi Face ID è come se quasi non esistesse; iPhone torna al 2012 quando venne rilasciato iPhone 5, l’ultimo telefono senza sistema di autenticazione biometrica.

Apple dovrebbe accelerare tutti quei progetti che ha messo in campo per riportare in auge ammodernandolo Touch ID. Su iPad Air abbiamo visto un’interessante evoluzione con il lettore annegato nel tasto di accensione; chissà che su iPhone non arrivi una cosa simile o magari il mitico lettore sotto lo schermo.

Un processore potente e tuttofare

iPhone 12 Pro usa il processore A14 Bionic, presentato per la prima volta quando Apple ha introdotto iPad Air. Non staremo qui a ripetere quel che abbiamo detto molte volte in passato e ribadito durante la recensione proprio di iPhone 12 Pro. La CPU uscita dai laboratori Apple è universalmente nota per essere la più potente e flessibile tra quelle in uso oggi su un telefono; in questo momento nessun telefono concorrente in commercio offre prestazioni simili. Messo alla prova, come ovvio, presenta dati sostanzialmente molto simili (nel nostro caso persino leggermente superiori) a quelli di iPhone 12 Pro. Anche l’impressione generale è la stessa: iPhone 12 è più fluido e reattivo di iPhone 11 ma nell’uso quotidiano (navigazione, messaggistica, mail, applicazioni di utilità) non ci sono differenze sostanziali. Non abbiamo svolto test su giochi o codifica video, ma secondo quanto scrivono altri siti sarebbe qui che potremmo apprezzare già oggi qualche vantaggio. In futuro ci attendiamo che ci siano più applicazioni ottimizzate per A14 Bionic così da tradurre anche nell’uso pratico quel +20% circa di prestazioni teoriche.

Stessa autonomia (5G permettendo)

Da tempo Apple quando lancia un nuovo dispositivo ottimizza le prestazioni in rapporto ai consumi e l’autonomia di fatto non cambia mai. Se confrontiamo iPhone 11, iPhone 12 e iPhone 12 Pro per l’esperienza fatta in questi giorni non siamo riusciti a determinare una differenza percepibile nell’uso quotiamo. Tutti e tre i telefoni arrivano a fine giornata con un’autonomia tra il 20 e il 35% a seconda dell’uso che ne facciamo. Del resto anche Apple che di solito è abbastanza attendibile quando presenta le informazioni sull’autonomia non distingue quasi in nulla questi tre telefoni.

La variabile sta nell’attivazione del 5G; come abbiamo sperimentato e detto nel contesto della recensione di iPhone 12 Pro la modalità di connessione di rete di quinta generazione mette a dura prova la batteria con una riduzione massiccia dell’autonomia del telefono. È bene precisare che al contrario di quanto abbiamo fatto con iPhone 12 Pro, per iPhone 12 non abbiamo sotto mano una sperimentazione diretta da presentare a chi ci legge ma non vediamo perché alla batteria di iPhone 12 che è la essa di iPhone 12 Pro le cose sotto rete G5 dovrebbero andare meglio…

Magsafe per iPhone

Con il lancio degli iPhone 12 Apple ha tolto dalla scatola il caricabatterie; al suo posto lancia separatamente e a pagamento Magsafe per iPhone un sistema di ricarica wireless con aggancio magnetico. Nella recensione di iPhone 12 Pro abbiamo dato qualche impressione sul primo uso di Magsafe rinviando ad una futura recensione per qualche cosa di meno superficiale.

La nostra prova del nuovo sistema di ricarica non è ancora completata (ci mancano ancora dati misurati scientificamente della sua reale efficienza quindi la possibilità di trarre delle conclusioni effettive), ma in questi ulteriori giorni di fruizione della sistema wireless con aggancio magnetico abbiamo avuto conferma che è più comodo, preciso e veloce di un comune caricabatterie wireless. Ma ci siamo ormai anche convinti che quando si ha fretta la soluzione era e resta quella del caricabatterie USB-C con PowerDelivery e un cavo USB-C e Lightning. Arrivati la sera a casa con il telefono a 30% con il nostro classico assetto di ricarica (caricabatterie di iPhone 11 Pro e cavo USB-C su Lightning) riusciamo a portare la batteria a quasi il 70% in mezzora; con il Magsafe ci vuole quasi un’ora (55 minuti per la precisione) per raggiungere lo stesso livello di ricarica.

Come dire che con il cavo basta mezzora per avere batteria per una intera giornata di lavoro mentre con il Magsafe per iPhone ci vuole il doppio del tempo. Ovviamente con il Magsafe basta appoggiare il telefono e il gioco è fatto, con il cavo si deve infilare e poi staccare il connettore, ma non è certo un fastidio insopportabile.

Fotocamera di iPhone 12

La fotocamera in un telefono è probabilmente la funzione principale dopo quella di comunicazione e quindi ad ogni nuovo iPhone, Apple ritocca e migliora il sistema. Gli iPhone 12 rispetto ad iPhone 11 non hanno le stesse importanti novità. Lo scorso anno venne introdotta una lente grandangolare e a modalità notte, quest’anno l’hardware è rimasto di fatto lo stesso con l’unica eccezione dell’apertura della lente Wide che passa da f1.8 a f1.6; questo aumenta la luminosità, un vantaggio che diventa percepibile quando la luce è scarsa. Ci sono però alcune rilevanti novità software che operano su come l’immagine viene trattata dopo essere stata catturata dal sensore.

Per avere qualche opinione più approfondita sulla qualità delle immagini che ricaviamo da iPhone 12, vi rinviamo alla nostra recensione di iPhone 12 Pro. Il telefono Pro si distingue solo per lo zoom 2X e il Lidar. I vantaggi dello zoom sono intuibili, quelli del Lidar allo stato attuale un po’ meno. Secondo Apple questa sorta di “radar” che analizza quel che ci circonda dovrebbe migliorare le scatto dei ritratti ma nel confronto quando la luce è buona non abbiamo notato particolari passi avanti nella qualità dello sfocato. iPhone 12 Pro ottiene però un vantaggio quando c’è scarsità di luce; il Lidar permette di fare ritratti anche in questa condizione (benché solo con la lente Wide) cosa non possibile con iPhone 12.

Le due fotocamere di iPhone 12 e iPhone 12 Pro a confronto

Per il resto quel che vale per iPhone 12 Pro vale anche per iPhone 12. Il nuovo telefono offre ora una superiore qualità dello scatto in modalità notte con la lente Wide e presenta la possibilità di scattare in modalità notte anche con la lente Ultra Wide e con quella frontale per i selfie. Anche qui qualche esempio lo trovate nella nostra recensione di iPhone 12 Pro.

Le foto con iPhone 12 ottengono vantaggi nella cura del dettaglio anche dalla miglior gestione di Deep Fusion e sono sottoposte ad una costante (ma a nostro giudizio, come leggete nel nostro articolo su iPhone 12 Pro, non sempre condivisibile) azione di HDR3.

Video con Dolby Vision

Se siete appassionati di video già saprete che iPhone 12 registra su tutte le camere video in Dolby Vision fino a 30 frames al secondo. Questo conferisce alle riprese una estrema fluidità e naturalezza. Si tratta però di una funzione di nicchia, che può essere compresa a pieno e sfruttata solo da una specifica fascia di pubblico. Chi acquista un iPhone 12 non dovrebbe avere pretese particolari in questo ambito se non quello di svolgere qualche ripresa casual.

Il 5G

Apple ha messo una massiccia dose di marketing in iPhone 12 per sottolinearne la compatibilità con le reti 5G. Lo stesso hardware ha avuto un altrettanto massiccia ottimizzazione per supportare la tecnologia di rete di quinta generazione. Ma tutto questo al momento è un’operazione che offre solo garanzie sulla longevità del telefono. Prima che il 5G riesca ad essere realmente e in maniera decisiva più veloce del 4G passerà diverso tempo (vedere qui sotto il nostro test con iPhone 12 Pro svolto tra Roma e Milano); la sua pervasività a livello territoriale richiederà un tempo probabilmente ancora più lungo. Comprendiamo che Apple, per via dell’hype messo sulle reti di quinta generazione, non poteva non avere il 5G nei nuovi modelli di quest’anno, ma allo stato attuale questa modalità di rete è solo un buon modo per consumare batteria più velocemente.

Conclusioni

iPhone 12 è dotato di tutto quello che ci si attende in un dispositivo moderno: schermo OLED, un processore eccezionalmente veloce, connettività allo stato dell’arte, una fotocamera di ottima qualità (con l’unica lacuna della mancanza di uno zoom ottico). Se lo si confronta con iPhone 11 i passi avanti ci sono ma quelli concreti sono concentrati in due soli aspetti: design e display; il 5G per ora è solo uno showcase di tecnologia. Aggiornare il modello dell’anno scorso sostituendolo con quello di quest’anno rappresenta quindi più una scelta emotiva che razionale.

Il dilemma piuttosto si innesca quando avendo un telefono più vecchio, magari un iPhone X o un iPhone XS si valuta un upgrade. Se lo scorso anno iPhone 11 e iPhone 11 Pro, oppure ancora prima iPhone Xs e iPhone XR si collocavano su piani decisamente differenti, iPhone 12 e iPhone 12 Pro sono molto simili. Il modello più economico offre quasi tutto quello che offre il modello di fascia superiore, fatta eccezione per lo zoom 2X (utile in situazioni particolari) il Lidar (che per ora, foto ritratto al buio a parte, è sostanzialmente una polizza sul futuro) e lo chassis di acciaio (che nell’iPhone 12 è invece in alluminio). Tutto il resto, design, processore, schermo, connettività sono gli stessi.

Sarà inevitabile chiedersi se questi dettagli valgono i 300 euro di differenza tra iPhone 11 da 128 GB e il corrispettivo iPhone 12 Pro con la stessa capacitò di memoria. La risposta dipende probabilmente dalle capacità di spesa di ciascuno e dal valore che si attribuisce ad iPhone 12 Pro come status symbol. Razionalmente però iPhone 12 nel rapporto tra costo e funzioni batte iPhone 12 Pro per due a zero.

Prezzo e disponibilità

Phone 12 è disponibile nei modelli da 64GB, 128GB e 256GB nei colori rosso, azzurro, bianco, nero e verde, a partire da €939. Al momento in cui scriviamo la disponibilità è ancora decisamente scarsa. Si acquista comunque nei negozi, su Apple Store e anche su Amazon dove si compra anche in cinque rate senza interessi e senza busta paga.

Le recensioni degli altri

Anche diversi siti americani nel corso delle loro recensioni sottolineano come aspetto principale il fatto che iPhone 12 e iPhone 12 Pro  somigliano moltissimo. Non solo e non tanto perché chi ha provato i due modelli insieme riusciva a distinguerli a fatica e solo osservando il comparto fotocamere sul retro, ma soprattutto perché il salto qualitativo dell’erede di iPhone 11 è superiore a quanto visto fino a oggi.

Per estetica e design i due terminali risultano sostanzialmente identici, con un ritorno alle linee squadrate che ricordano iPhone 4 e iPhone 5. Pur risultando più sottili e leggeri della serie iPhone 11 restituiscono una buona sensazione quando sono impugnati.
iPhone 12, per le prime recensioni è il modello da comprareSi parla anche dell’abbandono degli LCD impiegati in iPhone XR e iPhone 11: ora anche iPhone 12 mette a disposizione un pannello OLED di qualità, come i modelli superiori, tutti indicati con il nome Super Cinema XDR, visualizzando colori più vividi, più contrasto e anche una risoluzione grafica superiore, tutto questo sia per le foto che per i video, come rileva CNBC. Come i modelli top tutte le nuove funzioni per foto notturne, fotografia computazione ed altri effetti possono essere utilizzati per tutte le fotocamere del terminale, sia fronte che retro.

Questo vale anche per la registrazione e la riproduzione di video HDR e Dolby Vision, una funzione che Apple ha annunciato per la prima volta disponibile su uno smartphone. E naturalmente iPhone 12 funziona con lo stesso potente processore Apple A14 degli iPhone 12 Pro. Per tutte queste ragioni Engadget, da cui riportiamo una fotografia, e le altre principali testate USA che hanno pubblicato le prime recensioni di iPhone 12 lo indicano come il modello ideale per la maggioranza degli utenti.

Tutte le novità degli iPhone 12 sono riassunte in questo articolo. Invece tutto quello che Apple ha presentato nel keynote del 13 ottobre è riassunto qui.

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