Per sfruttare appieno il potenziale delle app di tracciamento dei contatti e allerta, volte a spezzare la catena dei contagi da coronavirus a livello transfrontaliero e salvare vite, la Commissione, su richiesta degli Stati membri dell’Unione, ha creato un sistema a livello dell’UE per garantirne l’interoperabilità: un cosiddetto “gateway”
Al termine di una fase pilota che ha dato esito positivo, il sistema è entrato in funzione con una prima serie di app nazionali collegate attraverso questo servizio: la tedesca Corona-Warn-App, l’irlandese COVID Tracker e l’italiana Immuni. Complessivamente queste app sono state scaricate da circa 30 milioni di persone, corrispondenti ai due terzi di tutti i download di app nell’UE.
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “Molti Stati membri hanno lanciato app volontarie di tracciamento dei contatti e allerta e la Commissione li ha aiutati a fare in modo che queste app interagiscano tra loro in sicurezza. La libera circolazione è parte integrante del mercato unico: il gateway la facilita, aiutandoci inoltre a salvare vite.”
Nel contesto della lotta al coronavirus, la maggior parte degli Stati membri ha deciso di lanciare un’app di tracciamento dei contatti e allerta. Il servizio gateway consente l’interoperabilità di un totale di 18 app basate su sistemi decentralizzati, che possono essere collegate al gateway dopo aver seguito un protocollo che prevede diverse prove e controlli, e il rilascio di un aggiornamento per ciascuna app. Il secondo gruppo di app sarà collegato la prossima settimana, quando dovrebbero aderire le app eRouška della Cechia, Smitte|stop della Danimarca, Apturi Covid della Lettonia e Radar COVID della Spagna, mentre altre app saranno collegate al sistema a novembre. La panoramica degli Stati membri partecipanti è disponibile su una pagina web dedicata.
Il gateway garantisce che le app funzionino senza soluzione di continuità a livello transfrontaliero. Per gli utenti sarà quindi sufficiente installare una sola app e, quando viaggeranno in un altro paese europeo che partecipa all’iniziativa, potranno continuare a beneficiare del tracciamento dei contatti e a ricevere messaggi di allerta, indipendentemente dal fatto che si trovino all’estero o nel loro paese di origine. Il server del gateway riduce al minimo la quantità di dati scambiati, provvedendo allo scambio efficiente degli identificatori arbitrari tra le app nazionali. Il gateway tratterà esclusivamente le chiavi arbitrarie generate dalle app; le informazioni sono pseudonimizzate, criptate, limitate al minimo e conservate solo per il tempo necessario al tracciamento delle infezioni. Non sarà possibile identificare singole persone né localizzare dispositivi o tracciarne gli spostamenti.
L’istituzione del gateway dà seguito all’accordo degli Stati membri sulle specifiche tecniche, volto a garantire lo scambio sicuro di informazioni tra i server di back-end delle app nazionali di tracciamento dei contatti e allerta basate su un’architettura decentrata. Il sistema è stato sviluppato e realizzato in meno di due mesi da T-Systems e SAP e sarà gestito dal centro dati della Commissione a Lussemburgo.
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