Non siamo affatto monopolisti, anzi, i benefici del nostro App Store sono soltanto per gli sviluppatori. È questo il sunto della risposta che Apple, con una dichiarazione rilasciata a Macrumors, ha dato in merito all’accusa di dominio esclusivo del mercato delle app da parte dell’antitrust americano.
La società di Cupertino si è di fatto dichiarata “fortemente in disaccordo” con le conclusioni indicate nel report, sottolineando di non detenere una quota dominante di mercato nelle categorie di app in cui opera. «Abbiamo sempre affermato che tale controllo è ragionevole e appropriato, ma siamo fortemente in disaccordo con le conclusioni indicate nella relazione per ciò che riguarda Apple» ,ha dichiarato un portavoce dell’azienda «La nostra società non detiene nessuna quota dominante di mercato nelle categorie nelle quali operiamo».
«Sin dall’inizio, 12 anni fa, con sole 500 app, abbiamo creato l’App Store studiato come luogo sicuro e affidabile per permettere agli utenti di scoprire e scaricare app e una modalità di sostegno per consentire agli sviluppatori di creare e vendere app in tutto il mondo. Ospitando attualmente quasi due milioni di app, l’App Store ha assolto quella promessa e soddisfatto gli standard più elevati per quanto riguarda privacy, sicurezza e qualità».
«L’App Store ha permesso la creazione di nuovi mercati, nuovi servizi e nuovi prodotti che erano impensabili una decina di anni fa, e gli sviluppatori sono stati i beneficiari primari di questo ecosistema. Lo scorso anno, solo negli Stati Uniti, l’App Store ha agevolato 138 miliardi di dollari in ambito commerciale, con oltre l’85% di tale importo maturato esclusivamente da sviluppatori di terze parti».
«I tassi di commissione di Apple sono saldamente mainstream rispetto a quelli addebitati da altri app store e marketplace dedicati ai giochi. La competizione anima l’innovazione e l’innovazione ha sempre caratterizzato Apple. Lavoriamo instancabilmente per offrire i migliori prodotti ai nostri clienti, con al centro la sicurezza e la privacy, e continueremo a farlo».
In futuro Apple ha intenzione di indicare in dettaglio perché contesta i risultati dell’organo parlamentare che trovate su questa pagina.