In attesa che Apple ci mostri i nuovi iPhone 12, possiamo giocare un po’ con i nostri iPhone, e, nel caso di un gioco d’avventura, farci aiutare da Razer Kishi per iPhone, che aggiunge controller e pulsanti fisici, spesso determinanti.
Lo abbiamo provato con diversi giochi: con alcuni è davvero determinante, con altri ovviamente ridondante ma in genere è un aiuto fondamentale.
Razer Kishi per iPhone, la recensione
Montaggio da Ninja
Dentro la scatola trovano posto solo il Razer Kishi per iPhone, un piccolo libretto di istruzioni, gli iconici adesivi di Razer e due adattatori.
Razer Kishi per iPhone non ha una batteria interna, questo è un dettaglio non da poco, e si alimenta con quella del telefono: il connettore Lightning permette di collegare tutti gli iPhone da 6s in poi, inclusi il modello iPhone SE 2020 rilasciato da poco.
Per essere trasportato più facilmente in borsa, il Razer Kishi per iPhone si propone in due modalità: una chiusa e una aperta, dove le parti mobili si appoggiano alla forma del telefono per restare in presa.
Il cambio di forma necessita di due mani: i primi due tentativi sono falliti, ma al terzo abbiamo capito come fare e sostanzialmente l’apertura e la chiusura si fanno in cinque secondi netti, anche in autobus.
Una vera consolle
Più di un controller remoto, una volta agganciato il Razer Kishi per iPhone assomiglia ad una vera consolle portatile, come può essere la Nintendo Switch o la più vecchia PlayStation Vita, pur con la sua identità.
I controller principali sono verso l’utente con due joystick analogici (uno per lato), quattro pulsanti per le azioni in alto a destra e una pulsantiera direzionale in basso a sinistra.
Completano la serie tre pulsanti di servizio e quattro pulsanti da azionare con gli indici e i medi sul lato del telefono.
Senza batteria, la consolle acquisisce energia dall’iPhone: un connettore lightning posto in basso a destra permette l’alimentazione in caso di necessita.
Va però detto che dato che la connessione è locale, l’energia chiesta non appare tanto e chi scrive non ha notato differenze plausibili con o senza il Kishi, se non nel fatto che spesso i giochi di avventura chiedono molte risorse di per se (drenando la batteria), al di la della presenza o meno del controller.
Come funziona
Abbiamo provato Razer Kishi per iPhone sia con un iPhone 8 che con un iPhone 11 utilizzando vari giochi: non tutti sono compatibili purtroppo, serve che chi sviluppa il gioco abiliti i controller esterni, dettaglio che purtroppo non tutti seguono.
Abbiamo notato che i grandi marchi, come Gameloft, seguono questa regola in modo attento mentre altre case più piccole purtroppo la ignorano.
Noi ci siamo divertiti molto con Rayman Adventures, o con il bellissimo Life is strange (di cui il collega Emiliano ne aveva parlato un gran bene), ma anche con il nuovo e famosissimo Mini Football, oltre che ai grandi classici come Asphalt 8: Airborne.
In alcuni titoli il controller ha mostrato un controllo parziale: ad esempio, su The King of Fighters ALLSTAR i joystick del movimento funzionano perfettamente, ma per le azioni dei pugni e calci, serve ancora agire sullo schermo.
A dire il vero il controller ci sarebbe piaciuto anche in alcune App al di fuori del campo ludico, come per vedere film (usandolo come un telecomando) o con Safari, ma abbiamo scoperto che, anche con iOS 14.0.1, OS cui abbiamo effettuato il test, sul resto delle App di sistema i comandi non sono supportati, un vero peccato (e una tiratina d’orecchie a Apple).
Per il resto l’impugnatura è molto buona e tutti i modelli lasciano una buona parte per l’areazione sotto la schiena dello smartphone, il che favorisce il raffreddamento, dato che spesso appunto i giochi d’avventura per cui il Razer Kishi per iPhone diventa utile mettono a dura prova il processore, scaldando il telefono.
Unico difetto da sottolineare è che manca una presa per l’audio: il connettore esterno porta solo l’alimentazione e se decidiamo di usare il Kishi in silenzio, dobbiamo per forza usare cuffie Bluetooth, quando ad esempio sarebbe stato comodo usare delle cuffie a filo (come queste) con un semplice adattatore Jack/Lightning, come si farebbe senza supporto esterno.
Considerazioni
Razer Kishi per iPhone è un bell’accessorio da regalare a chiunque abbia la passione per un gioco d’avventura su iPhone, perché il supporto regala da una parte un vantaggio non da poco, dall’altra una posizione più comoda per lunghe sessioni.
In borsa si porta facilmente e anche l’apertura e l’aggancio sono questione di pochi secondi, così come la chiusura: Razer ha fatto un buon lavoro, lasciando solo il difetto dell’audio (difetto per alcuni, non per tutti).
L’impressione invece è che il lavoro maggiore lo debba fare chi sviluppa, abilitando il supporto nella fase di sviluppo. In futuro ci aspettiamo che la situazione migliori in generale, e speriamo che Razer e Apple stesse spingano per un maggiore supporto (per quanto riguarda Apple, anche interno, anche solo per fare da esempio).
Pro:
• Supporto comodo per il gioco
• Joystick analogici sono un plus per alcuni giochi
• Si apre e chiude in modo veloce
Contro:
• Manca il supporto per l’audio in cuffia
• Supporto parziale o assente per alcuni giochi
Prezzo:
• 109,99 Euro (Razer Kishi per iPhone)
• 89,99 Euro (Razer Kishi per Android)
Razer Kishi è disponibile presso il sito della casa madre: ricordiamo ai lettori che esiste una versione identica anche per Android, con connettore USB-C al posto del Lightning.
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