Il parere del popolo è importante, anzi, sarà decisivo: al processo che vede Epic Games contro Apple con l’accusa di monopolio e dall’altra parte la rimozione di Fortnite dall’App Store, probabilmente la decisione finale sarà presa dal popolo in presenza come giuria.
E’ quanto indicato dal giudice Rogers, che ha rimandato il processo a luglio 2021, sostenendo l’idea che sebbene una causa del genere potrebbe essere semplicemente gestita da un gruppo di giudici, potrebbe essere opportuno che persone comuni, in qualità di giuria, dicano la loro a riguardo. «C’è in ballo una legge antitrust, casi come questi sono importanti» ha spiegato Rogers, aggiungendo che il parere di un giudice federale potrebbe non essere utile come quello di un pubblico «Dobbiamo capire cosa ne pensano le persone. D’altronde questi problemi riguardano loro».
Questa possibile direzione non piace agli avvocati di Epic Games, che pare preferiscano invece il “bench trial”, una particolare modalità di svolgimento del processo penale o civile statunitense nel quale l’imputato rinuncia alla presenza della giuria in modo che il dibattimento si svolga unicamente di fronte al giudice (bench significa infatti “panca”: in questo processo l’accusato è da solo sul banco degli imputati). A conclusione del dibattimento è infatti il giudice che condanna o assolve l’imputato anziché la giuria.
Questo speciale procedimento evita i costi ed i tempi lunghi che lo svolgimento di un dibattimento in presenza della giuria implica, e nulla esclude che il giudice possa anche ricompensare l’imputato che opti per questo rito, infliggendo una pena minore in caso di condanna. La decisione non è comunque definitiva: gli avvocati avranno tempo fino a martedì per decidere se è necessario un processo con giuria oppure no.
In base a quanto si apprende, non sarà una battaglia facile per Epic Games. Nell’udienza precedente entrambe le parti hanno sollevato diversi argomenti e portato all’attenzione del giudice svariate documentazioni, comprese le relazioni di alcuni esperti, ma pare che nei punti chiave Epic Games è stata ammonita da Rogers.
Il giudice infatti ha sottolineato più volte che Epic Games sel’è sostanzialmente cercata, in quanto ha deliberatamente sconfinato oltre il regolamento dell’App Store. Per tornare nel negozio bisogna insomma accettarne le regole. Il giudice ha in parte anche criticato le ripetute accuse di monopolio nei confronti di Apple, evidenziando anche la stranezza delle argomentazioni di Epic Games, che paragona lo smartphone a una console di gioco per via delle dimensioni, portando come esempio la Nintendo Switch.
La battaglia legale è cominciata pubblicamente il 13 agosto, quando Epic Games ha aggiornato l’app di Fortnite dirottando i pagamenti all’interno del proprio negozio eludendo così la commissione prevista dall’App Store. Apple in risposta a questa azione ha immediatamente rimosso il gioco dal negozio chiedendo di riallineare l’app alle linee guida previste. Da qui il rifiuto e l’avvio di una causa legale che, come dicevamo, riprenderà a luglio. Se il caso Epic contro Apple sarà un processo con o senza giuria, lo scopriremo presto.