Grazie alla possibilità di attivazione del supporto Braille con una semplice scorciatoia da tastiera, Google Docs ora è alla portata degli utenti ipovedenti. Questo piccolo passo in avanti rende Google Docs uno strumento più facilmente accessibile anche da parte di chi ha una disabilità legata alla vista che rende necessario l’utilizzo del linguaggio Braille.
Non è la prima volta che Google mette al centro della sua ricerca e delle sue innovazioni progetti che hanno come destinatari gli ipovedenti e i non vedenti: solo all’inizio di aprile 2020 Google ha presentato una nuova tastiera che consente agli utenti non vedenti e ipovedenti di digitare in Braille senza alcun hardware aggiuntivo. La tastiera Braille TalkBack è integrata direttamente in Android, quindi funziona su qualsiasi app, sia che l’utente stia digitando sui social media, sia che stia rispondendo a un messaggio di testo o in una e-mail (la presentazione della tastiera Google che aiuta a scrivere in Braille si trova in questo articolo di Macitynet).
“Ctrl + Alt + H” per chi ha un computer Windows e “CMD+ Opzione + H” per chi utilizza un Mac sono i comandi da imparare a memoria per attivare o disattivare il supporto Braille nei documenti, nei fogli e nelle presentazioni Google Docs.
Sempre per una maggiore accessibilità del programma, Google ha migliorato l’esperienza e l’affidabilità delle ricerche all’interno dei documenti, anche in quelli molto lunghi, e la navigazione all’interno di tabelle. Google ha modificato il proprio software in modo che immagini, errori di ortografia e grammaticali vengano “verbalizzati”.
Documenti, presentazioni e immagini di Google supportano da tempo i display Braille. Dal 2018, anche i fogli di calcolo supportano il Braille e sono permessi anche gli ingrandimenti dello schermo per le presentazioni e i disegni.
Google Docs supporta i più diffusi strumenti di lettura dello schermo, come ChromeVox, un’estensione di Chrome che viene installata su Chromebook, NVDA (accesso non visivo al desktop), JAWS (Accesso attraverso il riconoscimento vocale) per Windows e il software VoiceOver di Apple per Mac.
Come Google, molte altre aziende stanno dedicando risorse alla ricerca per l’accessibilità dei disabili e tra queste ricordiamo Apple , Lego e Ikea.
Tutte le novità che riguardano i disabili, la tecnologia e il design si possono trovare in questa sezione dedicata all’accessibilità di Macitynet