Il New York Times è stato rimosso da Apple News, il servizio che sostituisce la vecchia app Edicola con cui tenersi aggiornati leggendo una raccolta di notizie basate sugli interessi dell’utente. Il quotidiano lamenta con Apple l’impossibilità di avere un rapporto diretto con i lettori e controlli limitati sulle attività economiche generate dal servizio, critiche avanzate anche da altri editori nei mesi passati.
Gli articoli di The New York Times non appariranno più nell’app Apple News. Il quotidiano riferisce che cercherà di spostare i lettori sulla sua app e sul proprio sito web. “Il nucleo di un modello sano tra The Times e la piattaforma è un percorso diretto per rimandare i lettori nel nostro ambiente, dove possiamo controllare la presentazione del nostro reportage, le relazioni con i nostri lettori e la natura delle nostre regole aziendali”, si legge nella dichiarazione del quotidiano firmata dal direttore operativo Meredith Kopit Levien. E ancora: “La nostra relazione con Apple News non è in linea con tali parametri”.
In una dichiarazione riportata da Macrumors, un portavoce di Apple ha riferito che The New York Times ha fornito soltanto poche narrazioni al giorno ad Apple News e che Apple News offrirà ancora ai lettori informazioni attendibili da migliaia di altri editori. “Siamo inoltre impegnati nel supportare il giornalismo di qualità attraverso comprovati modelli di advertising, abbonamenti e attività commerciali”.
Il New York Times e il Washington Post sono due quotidiani che Apple ha “corteggiato” per collaborare a Apple News+, il servizio in abbonamento che mette a disposizione centinaia di riviste, giornali e magazine digitali sull’app Apple. I due quotidiani in questione e altri ancora hanno rifiutato di collaborare ma Apple è riuscita a siglare accordi con nomi quali The Wall Street Journal, The Los Angeles Times, e con l’editore Condé Nast.
Apple News+ non è “allettante” per il New York Times giacché quest’ultimo ha un suo sistema di abbonamenti che riscuote consensi e successi. Il quotidiano statunitense ha riferito inoltre che la pubblicità dell’app standard Apple News ha portato loro pochi introiti, lamentando la percentuale trattenuta sempre e comunque da Apple sugli abbonamenti venduti nell’app.