Microsoft annuncia la chiusura di tutti i suoi negozi al dettaglio in tutto il mondo, con solamente quattro eccezioni che però riguardano i Microsoft Experience Center. L’annuncio non coglie di sorpresa, anche perché la catena di negozi fisici di Redmond non ha mai raggiunto la diffusione, il successo e nemmeno la popolarità degli Apple Store, catena presa sempre come termine di paragone per le iniziative di vendita al dettaglio nel settore della tecnologia e non solo.
L’annuncio della multinazionale di Windows spiega le motivazione di questa scelta indicando alcune ragioni principali: la continua espansione e successo dei negozi online e digitali e lo stop forzato per Coronavirus che ha comunque spinto dipendenti ed esperti di prodotto e tecnologie Microsoft a svolgere il proprio lavoro di assistenza e supporto ai clienti direttamente online e da remoto, attività che continueranno ad eseguire dagli uffici delle varie sedi Microsoft.
«Le nostre vendite sono cresciute online man mano che il nostro portafoglio di prodotti si è evoluto in gran parte delle offerte digitali e il nostro talentuoso team ha dimostrato successo al servizio dei clienti al di là di qualsiasi luogo fisico» dichiara David Porter, vice presidente Microsoft Corporate. «Siamo grati ai nostri clienti dei Microsoft Store e non vediamo l’ora di continuare a servirli online e con il nostro team di vendita al dettaglio nelle sedi aziendali di Microsoft».
Anche se Microsoft annuncia la chiusura dei suoi negozi al dettaglio nel mondo, in realtà la mossa interessa quasi esclusivamente gli Stati Uniti perché di tutti i 116 punti vendita, ben 107 sono proprio negli USA. Come accennato rimangono aperti e proseguono l’attività i Microsoft Experience Center di Redmond, New York, Londra e Sydney.
Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Microsoft sono disponibili a partire da questa pagina. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Apple, Finanza e Mercato sono disponibili ai rispettivi collegamenti.