Vari giornali statunitensi danno per scontato l’annuncio di Apple per lunedì 22 in occasione della conferenza per sviluppatori, evento nel corso del quale dovrebbe essere annunciato il primo Mac con CPU con architettura ARM.
Il New York Times riferisce che per Intel non si tratterà – almeno a breve termine – di un disastro finanziario. Apple vende quasi 20 milioni di Mac l’anno sui quali sono presenti altrettanti processori Intel. Secondo l’analista CJ Muse, questa attività genera circa 3,4 miliardi di dollari all’anno, pari al 5% del fatturato di Intel. Giacché la transizione verso ARM richiederà minimo 18 mesi, per il momento i conti di Intel non dovrebbero risentirne più di tanto, anche perché nel frattempo stanno crescendo altre attività del gruppo.
La perdita di un cliente come Apple non è ad ogni modo una buona pubblicità per Intel e le scelte di Cupertino evidenzieranno le debolezze del produttore di CPU, invogliando anche altri a guardare da altre parti, in particolare la sempre più agguerrita AMD.
Intel non è mai riuscita a fare breccia in mercati chiavi come quelli di smartohone e tablet e si avvertono scricchiolii anche nel settore dei computer portatili: persino Microsoft, partner di lunga data, ha iniziato a vendere alcuni laptop che sfruttano CPU di Qualcomm con architettura ARM; al momento le performance di questi non superano i processori di Intel ma a lungo termine la Casa di Santa Clara potrebbe avere tra i nuovi avversari non solo AMD ma anche Qualcomm, Apple, TSMC e altri ancora.
“Intel è rimasta indietro di oltre 12 mesi, forse anche 18”, riferisce Handel Jones, direttore generale di International Business Strategies, azienda che offre servizi di consulenza alle industrie che producono chip. Processi produttivi che in precedenza erano stati previsti nel 2015 hanno visto la luce solo nel 2019.
Intel è stata in vari casi raggiunta e superata da aziende asiatiche come TSMC e Samsung. Il reale impatto della mossa di Apple si vedrà tra qualche anno. I Mac, come noto, sono particolarmente apprezzati dai fotografici, da chi realizza video, sviluppatori e creativi in generale.
Il successo dei Mac con CPU ARM dipenderà anche dalla facilità con la quale i vari sviluppatori potranno portare le loro applicazioni sulla nuova architettura. Non sarà un compito facile ma nel precedente switch da PowerPC a Intel, Apple ha dimostrato di essere in grado di portare avanti passi che avrebbero fatto tremare i polsi a qualsiasi altro colosso del settore…
Non ci resta che aspettare gli annunci di WWDC 2020.