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macOS 10.16, tutto quello che sappiamo finora

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Tra le novità che dovremmo vedere in occasione della Worldwide Developers Conference virtuale di Apple che si svolgerà a partire dal 22 giugno, le prime versioni beta di iOS 14, iPadOS 14, tvOS 14, watchOS 7 e di macOS 10.16.

Nelle scorse settimane sono circolate varie indiscrezioni su iOS 14 e watchOS 7 ma poco o nulla relativamente a macOS 10.16. È possibile che questa insolitamente scarsa quantità di voci dipenda dal fatto che il sistema operativo in arrivo è rimasto blindatissimo dentro alle stanze di Cupertino a causa del fatto che porterà in sei una rivoluzione: l’addio ad Intel i cui processori saranno progressivamente sostituiti da quelli ARM prodotti in casa. Questo potrebbe portare con sé importanti novità anche dal punto di vista funzionale di cui oggi non sappiamo nulla e che Apple tenuto ben nascoste. Ma procediamo per gradi partendo dal nome

macOS 10.16 sarà Big Sur?

Come si chimerà macOS 10.16? La domanda è un vero tormentone di tutti gli anni, da quando Apple ha cominciato a rendere noti i nomi in codice che utilizza per lo sviluppo del sistema operativo, nomi che poi sono stati utilizzati anche in pubblico ed ufficialmente. Dopo avere usato nome dei grandi felini (a cominciare con OS X 10.0 che si chiamava ad  Cheetah, Ghepardo) si è passati da OS X 10.9 (Mavericks) ai nomi di luoghi della California. Abbiamo poi avuto Yosemite (OS X 10.10)  El Capitan,  Sierra, High Sierra fino all’attuale Catalina, passando pr Mojave

Le ipotesi sul nome di macOS 10.16 sono diverse (OS X Sequoia, OS X Sonoma e OS X Ventura, OS X Hollywood, OS X Napa, OS X Tahoe, OS X Redwood, OS X Long Beach) ma oggi la più accreditata è OS X Big Sur. Di questo nome in codice si è parlato in un Tweet del solitamente affidabile leaker LoveToDream

macOS su ARM e niente fusione iOS/macOS?

Come abbiamo accennato all’inizio, nelle scorse settimane sono circolate indiscrezioni su varie funzionalità che vedremo in iOS 14 ma poco o nulla su quello che dovremmo vedere in macOS 10.16. Da tempo circolano voci secondo le quali Apple è al lavoro su Mac con architettura ARM (persino i dirigenti di Intel sono convinti che prima o poi questo accadrà); se così fosse, Apple potrebbe presentare una versione di macOS del tutto simile all’attuale in termini estetici e di funzionalità ma ricompilata con ottimizzazioni per i processori ARM. L’analista Ming-Chi Kuo di TF Securities ha in precedenza affermato che Apple presenterà Mac con CPU ARM-based nel 2020 o 2021. Apple potrebbe sfruttare SoC simili a quelli visti su iPhone e iPad, in grado di rivaleggiare tranquillamente con i processori Intel, e con vantaggi in termini di durata della batteria.

Non stiamo parlando, ben inteso, di un fusione dei due sistemi operativi iOS e macOS: Tim Cook che tempo addietro ha escluso il merging tra le due piattaforme, una scelta che, a suo dire, sarebbe un errore. «Uno dei motivi per cui entrambi i prodotti sono incredibili è perché li abbiamo spinti a fare quello che riescono a fare meglio. Se li fondi, poi devi iniziare a fare compromessi». E ancora: “Quello che si finirebbe per fare, o meglio quello che ci preoccupa e che potrebbe succedere, è che nessuna delle esperienze sarebbe buona come vorrebbe il cliente. Noi vogliamo fare il miglior tablet al mondo e il miglior Mac al mondo: metterli insieme non porterebbe da nessuna parte, anzi, si comincerebbe a scendere a compromessi in modi diversi».

Apple e Intel
Con macOS 10.16 Apple comincerà a dire addio a Intel?

Funzioni di iOS che potremmo vedere in macOS 10.16

Non ci sarà una fusione tra iOS e macOS ma alcune funzionalità di iOS potrebbero arrivare su macOS, come già fatto in precedenza con alcune app e servizi. Sarebbe comodo avere un Control Center stile iOS, con funzioni per richiamare varie Preferenze al volo. Come già visto con le app News, Borsa, Casa e Memo Vocali, convertite da iOS grazie a Project Marzipan, si vocifera di una versione rinnovata dell’app Messaggi per Mac, tutta derivata dalla versione iOS. Si vocifera di un meccanismo tipo Slack per menzionare gli utenti che permette di taggare altri utenti usando la chiocciola seguita dal nome (es, @Joe o @Jane). Quando si digita il carattere “@” appare una lista con suggerimenti di contatti, funzione utile in conversazioni di gruppo; è possibile attivare “alert silenziosi” e ricevere notifiche push solo quando si viene menzionati direttamente.

In iOS 14 e macOS 10.16 varie novità per l’app Messaggi

Apple starebbe testando anche la possibilità di ritirare un messaggio dopo l’invio; una postilla visibile a mittente e destinatario permetterebbe di fare capire che il messaggio è stato eliminato; non è al momento chiaro se è stato predisposto un tempo limite massimo entro il quale eliminare il messaggio inviato. Altre funzionalità in fase di sviluppo riguardano indicazioni che consentono di capire chi sta digitando testo all’interno di un gruppo, sulla falsariga della funzione già presente su Messaggi nelle conversazioni con le singole persone. È prevista la possibilità di marcare l’ultimo messaggio come non letto e l’espansione del comando “/me” per condividere lo stato di una nostra azione (comando noto agli utenti IRC o iChat).

Un nuovo Safari

Secondo un aggiornamento dell’ultima ora, Safari potrebbe essere massicciamente modificato. Non si comprende bene dalle indiscrezioni che cosa cambierà, ma il solitamente affidabile Mark Gurman di Bloomberg sostiene che ci sono numerose novità in fase di preparazione: traduttore automatico dei siti Internet, nuova gestione dei tab, integrazione con il sistema avanzato di sicurezza che introdurrà iCloud Keychain e così via. Safari per macOS è legato alle novità di Safari per iOS 14 di cui abbiamo parlato nell’articolo specifico.

Aggiornamenti obbligatori?

Con l’aggiornamento a macOS 10.15.5 e gli update di macOS Mojave and High Sierra, Apple ha modificato il comportamento di uno strumento per la riga di comando che consente di eseguire gli aggiornamenti. A quanto sembra di capire, l’opzione che permette di ignorare determinati aggiornamenti, scomparirà del tutto con macOS 10.16 e non sarà possibile ignorare alcuni aggiornamenti del 2021. La scelta di Apple non sorprende sono e da tempo l’azienda incoraggia gli utenti a usare sempre le ultime versioni. Gli update vengono scaricati automaticamente il sistema operativo visualizza delle notifiche per chiedere di installarle, un elemento che potrebbe diventare ancora più pervasivo con macOS 10.16.

Cose che ci piacerebbe vedere

Altra novità che – ipotizziamo – potrebbe arrivare su macOS 10.16, è l’equivalente di Shortcuts, i comandi rapidi di iOS permettendo di eseguire varie operazioni con le app, magari con un tocco sulla touchbar o con richiamando un comando con Siri. Anche l’app Salute di iOS non è stata mai portata su macOS e potrebbe essere utile per tenere traccia anche sul Mac di distanze nelle camminate, nella corsa, avere a disposizione vari dati del profilo sanitario e consentire a varie app per Mac dii tenere conto di funzioni dedicate alla salute, scoprire come cambia la salute nel tempo, configurare una cartella clinica sul computer.

Time Machine, l’utility di serie per i backup, non è aggiornato da tempo. Potrebbe essere interessante offrire funzionalità di backup e ripristino legate a iCloud. Con gli iPhone è possibile eseguire backup su iCloud, perché non deve essere possibile farlo anche su Mac? Sarebbe anche ora che Time Machine supportasse unità inizializzate come APFS, tenendo conto degli snapshot di macOS.

Sarebbe ora di avere maggiore controllo sulle finestre, offrendo la possibilità di organizzarle con avanzate funzionalità di snap, facilitando la suddivisione in “quadranti”, alla stregua di quanto è possibile fare con varie utility di terze parti ora disponibili (es. BetterSnapTool e Magnet). Anche il supporto a elementi multipli nella clipboard sarebbe il benvenuto; al momento è possibile copiare un solo elemento nella clipboard, direttamente dal Mac e  anche copiare e incollare elementi da iPhone e iPad ma capita di avere la necessità di avere più elementi da copiare e incollare e per funzioni di questo tipo ora bisogna rivolgersi a utility di terze parti.

Cosa che vorremmo e che probabilmente non vedremo mai…

Altra cosa che chiediamo da anni è la possibilità, a livello di sistema, di scrivere e non solo leggere dischi, unità e partizioni formattate in NTFS. È possibile risolvere il problema in vari modi, inclusi comandi del Terminale e utility dedicate come Paragon NTFS per Mac o Tuxera NTFS per Mac ma sarebbe ora che Apple integrasse questa funzione di serie. Visto che fantastichiamo ci piacerebbe l’integrazione di serie di una utility avanzata per il controllo remoto, un avanzato gestore dei font e un software di virtualizzazione made in Cupertino… ma stiamo fantasticando, volando troppo in alto. Crediamo anche sia giunto il momento di abbandonare il meccanismo dell’importante aggiornamento annuale, alla stregua di quanto fa Microsoft con Windows: abbandonare il grande update annuale in favore di una politica di aggiornamenti continui, importanti e costanti, forse non sarebbe una cattiva idea da adottare anche per macOS.

Quando sarà disponibile macOS 10.16?

Una prima beta di macOS 10.16 dovrebbe essere presentata il 22 giugno nel corso della conferenza per sviluppatori. Le prime release beta saranno disponibili per gli sviluppatori e riservate ad alcune tipologie di beta tester; nelle settimane successive saranno rilasciate man mano nuove beta, incluse quelle per gli iscritti al programma beta pubblica che consente a chiunque lo desideri di provare in anteprima il nuovo sistema. Per la versione definitiva bisognerà aspettare fine settembre o le prime settimane di ottobre, come da consuetudine: macOS 10.15 Catalina è stato rilasciato il 7 ottobre 2019; Mojave il 24 settembre 2018, High Sierra il 25 settembre 2016, Sierra il 20 settembre, El Capitan il 30 settembre 2015, Yosemite il 16 ottobre 2014 e Mavericks il 22 ottobre 2013. Le prime settimane di ottobre, sembrano dunque quelle più probabili per il lancio del nuovo sistema, sempre ammesso che Apple non stupisca tutti e decida che quest’anno non sarà necessario avere una nuova versione di macOS , rimandando tutto al prossimo anno.

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