Prima di Coronavirus qualche segnale di distensione tra USA e Cina si era visto, ma con la pandemia le tensioni tra le due superpotenze sono tornate a intensificarsi: non sorprende che l’amministrazione Trump abbia prolungato blocchi e bando contro Huawei e altri colossi IT cinesi, tra cui ZTE fino al 2021.
Ricordiamo che le tensioni tra gli Stati Uniti e i giganti della tecnologia cinese risalgono a diversi anni fa: già nel 2017 era arrivata una ingente multa a ZTE per aver venduto tecnologie Made in USA a Iran e Corea, per una ammenda poco inferiore al miliardo di dollari. Le tensioni hanno toccato il primo picco nel mese di maggio del 2018 quando il primo bando contro un colosso IT cinese ha impedito a ZTE di fare business in USA.
Questo impedisce non solo di vendere in USA telefoni e apparecchiature di rete cellulare, ma anche di acquistare hardware e software statunitensi. Un blocco che impedisce quindi di impiegare chip e processori Qualcomm progettati in USA, oltre che di ottenere in licenza Google e tutto il suo ecosistema di negozio digitale, app e servizi Google.
Successivamente ha fatto ancora più scalpore il bando totale di Huawei in USA, firmato dal Presidente Trump a maggio dello scorso anno. La multinazionale cinese, che nel frattempo è diventata il secondo più grande costruttore di smartphone al mondo, sembra essere riuscita a sopravvivere piuttosto bene nonostante le pesantissime limitazioni. In sostituzione di chip e processori Qualcomm e di altre società USA ha estese l’impiego di processori proprietari e componenti di altre società.
Per sopperire al divieto delle licenze con Google, ha impiegato versioni di Android libere, creando uno store digitale proprietario per le app, invitando gli sviluppatori a creare app dedicate all’ecosistema Huawei, anche con ingenti finanziamenti. Nel frattempo Huawei continua a lavorare e sviluppare il suo sistema operativo alternativo, non solo per gli smartphone, ma anche per computer, smart TV, dispositivi connessi e indomabili e altro ancora.
Con il prolungamento di Trump del bando contro Huawei, ZTE e altri colossi cinesi fino al 2021, segnalato da Reuters, la situazione attuale è destinata a protrarsi ulteriormente. Difficile prevedere le conseguenze di lungo termine nel campo degli smartphone, delle apparecchiature di rete, inclusi i nuovi impianti 5G.
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