Dopo avere annunciato 1.1.1.1, DNS che dovrebbero battere in sicurezza e velocità i server DNS di altri provider, CloudFlare ha annunciato un servizio dedicato alle famiglie, un sistema di filtraggio dei siti con funzionalità di Parental Control (Filtri famiglia) che permettono di restringere l’accesso Internet per alcuni utenti della rete, bloccare l’accesso a determinati siti.
Per chi non sa di cosa stiamo parlando, i server DNS (Domain Name System, in italiano sistema di nome dominio) sono anche detti anche “resolver” e hanno una funzione fondamentale nel Web che conosciamo: sono una sorta di elenco telefonico dei siti che consentono di raggiungere i vari IP associati ai siti web consultando preventivamente un elenco. I DNS sono fondamentali per la navigazione, ma anche per la tutela della privacy, la sicurezza e la velocità di navigazione.
Dai DNS passa il nostro traffico di navigazione; spesso i DNS forniti dagli operatori di telefonia non offrono funzionalità su questo versante e sono di conseguenza vulnerabili a varie tipologie di attacchi. CloudFlare supporta un protocollo denominato DNSSEC e riferisce di non tracciare in alcun modo le pagine visitate degli utenti a fini commerciali e tutti i log con le sessioni di navigazione degli utenti vengono eliminati entro 24 ore dall’uso.
Dopo il resolver 1.1.1.1 alternativo a nomi blasonati quali OpenDNS (208.67.222.222 e 208.67.220.220) o i DNS di Google (8.8.8.8 e 8.8.4.4) CloudFlare ha attivato nuovi DNS interrando un filtro che dovrebbe rendere impossibile l’accesso a determinati siti. Per le famiglie il vantaggio è il blocco del malware conosciuto e il contenuto di siti per adulti.
Sono in pratica tre i DNS di CloudFlare che è possibile utilizzare.
- Nessun filtro : 1.1.1.1 e 1.0.0.1 ;
- Filtro antimalware : 1.1.1.2 e 1.0.0.2 ;
- Filtro antimalware e filtro siti per adulti : 1.1.1.3 e 1.0.0.3
A questo indirizzo le istruzioni per specificare i DNS su macOS, sui PC con Windows, su iPhone, un iPad e su dispositivi Android. Ricordate solo di specificare la coppia di IP associata al filtro desiderato: se, ad esempio, vuoi proteggere l’iPad dei vostri bambini dalla maggiorparte dei contenuti dannosi e per adulti, indicate come DNS: 1.1.1.3 e 1.0.0.3. Se indicate altri DNS, il sistema verificherà gli indirizzi seguendo l’ordine dei server DNS specificate nelle Preferenze.
L’idea sulla carta è buona ma filtrare il web non è un compito facile e il rischio è quello di bloccare anche contenuti che non dovrebbero essere bloccati. Con la prima versione del sistema DNS con filtri che blocca i contenuti dei siti per adulti, sono stati bloccati vari siti del mondo LGTBQ, anche quelli che non avevano nulla a che fare con la pornografia. Cloudflare ha risposto subito alla problematica modificando il filtro e scusandosi.
L’azienda spiega che usa come riferimento l’elenco “SafeSearch” di Google, a suo dire, il più completo sul mercato. Questo elenco include una vasta selezione di siti, con modalità di censura molta aggressiva, al punto di indicare molti contenuti del mondo LGBTQ adatti solo agli adulti. Cloudflare nega di voler censure tutto e spiega che quanto accaduto è solo un errore. Il problema è stato corretto in poche ore dopo e l’aggiornamento del meccanismo si sta pian piano diffondendo sulla sua rete di server.
Sempre a proposito di Cloudflare, l’azienda ha rilasciato anche la versione beta macOS e Windows di WARP, la propria VPN gratuita. Lo scorso anno Cloudflare ha presentato la versione per iOS e Android.
L’app Warp sfrutta il protocollo WireGuard che, sempre secondo quanto affermato da Cloudflare, dovrebbe permettere di diminuire l’assorbimento di batteria rispetto ad altre VPN. Secondo gli sviluppatori Warp dovrebbe inoltre permettere di ridurre la gestione di dati conservando nella cache e comprimendo vari contenuti quando possibile.