Sarà presto più facile e sicuro determinare se si è contratto il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) grazie all’arrivo di kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione.
Al momento la diagnosi deve essere eseguita in laboratori di riferimento ma un team legato alla Gates Foundation ha riferito di essere pronto a spedire a Seattle dei “test fai da te”. La città portuale sulla costa occidentale degli Stati Uniti d’America, più in generale la contea di King nello stato di Washington, è quella degli USA dove sono state individuate più persone contagiate dal nuovo coronavirus.
I potenziali pazienti possono effettuare i tamponi naso-faringei e attendere da casa i risultati dai laboratori, con risultati che arrivano in uno o due giorni. Come è facile immaginare il kit domestico riduce indirettamente la possibile diffusione del virus, permettendo di contenere la trasmissione e semplificare la gestione dei test.
Scott Dowell della Gates Foundation stima che alcuni laboratori sono in grado di gestire 400 test al giorno ma in caso di necessità possono effettuare anche migliaia di test. Il sito TechCrunch riferisce che il kit fai da te in questione non è l’unico in arrivo: Jonathan Rothberg, imprenditore nel settore sanitario, è in trattativa con un produttore per lo sviluppo di un kit a basso costo che prevede l’uso di un tampone, reagenti liofilizzati (per ampliare i campioni di DNA) e parametri colorimetrici che è possibile interpretare con un’app per dispositivi mobili o infine un sistema “portatile” per PCR che è allo studio in Inghilterra e che non sarà disponibile a brevissimo.
Qualora si sia stati esposti a fattori di rischio – quali viaggi nelle zone in cui il virus sta circolando o si abbia avuto un contatto con persone in cui l’infezione sia probabile o accertata in laboratorio, o si sia, ad esempio, passati in un ospedale con soggetti affetti da COVID-19 – in Italia è possibile contattare il numero verde 1500, messo a disposizione dal ministero della Salute, per avere risposte da medici specificamente preparati e ricevere indicazioni su come comportarsi, o in alternativa, 112 o i numeri verdi regionali.
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