Dopo il MWC 2020, e le ipotesi sui giochi olimpici di Tokyo, ecco un’altra vittima del coronavirus: si tratta del Motor Show di Ginevra del 2020, cancellato dopo che il governo svizzero ha vietato le riunioni con assembramento di persone di almeno 1.000 persone a causa di preoccupazioni sul coronavirus. Il divieto è immediatamente in vigore e durerà almeno fino al 15 marzo. La 90a edizione di GIMS doveva iniziare la prossima settimana.
Ecco l’annuncio dell’organizzatore:
Siamo spiacenti per questa situazione, ma la salute di tutti i partecipanti e quella dei nostri espositori è la nostra priorità. Questo è un caso di forza maggiore e una perdita enorme per i produttori che hanno investito massicciamente nella loro presenza a Ginevra. Tuttavia, siamo convinti che capiranno questa decisione. I biglietti già acquistati per l’evento saranno rimborsati
Il Motor Show di Ginevra non è il più grande salone automobilistico del mondo, ma è quello in cui le case automobilistiche in genere annunciano i loro veicoli e i concept più appariscenti, rivolti al futuro. L’anno scorso si è assistito al debutto di “megacar” come il Koenigsegg Jesko, concept di dune buggy elettrico della VW, oltre alla Pininfarina Battista, uno dei veicoli elettrici più veloci del pianeta.
Quella di Ginevra, come ricorda anche TheVerge, è l’ultima fiera commerciale a scontrarsi contro l’epidemia di coronavirus. Nel mondo della tecnologia, l’evento che più ha fatto parlare di sé per il suo annullamento è il Mobile World Congress, seguito poi dalla conferenza degli sviluppatori F8 di Facebook. Anche alcuni eventi sportivi sono stati cancellati, come alcune partite di calcio, anche in Italia, mentre la Formula 1 e la Formula E hanno annullato le gare in Cina. Si è già detto del fatto che il Comitato Olimpico Internazionale stia iniziando ad affrontare la problematica, per le olimpiadi estive di quest’anno in Giappone.
Palexpo, l’organizzatore del Motor Show di Ginevra, aveva cercato di tenerlo a galla grazie a una serie di avvisi ai partecipanti. Aveva dichiarato che avrebbe aumentato il tasso di pulizia intorno al centro congressi, e aveva chiesto agli espositori delle “aree a rischio” di sottoporre a screening il proprio personale, mentre aveva consigliato ai partecipanti di lavarsi regolarmente le mani e di tenersi a una distanza di almeno un metro da chiunque avesse tossito o starnutito. Evidentemente non è bastato.
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