Nella rincorsa a rendere tutto connesso e smart (incluse scarpe e altri accessori), c’è chi ha pensato di rendere connesso anche uno dei più antichi strumenti di illuminazione: la candela con lo stoppino immerso nella cera.
Questo “accessorio” esiste da secoli, già gli antichi romani usavano delle candele rudimentali, costruite inizialmente da cordoni di canapa immersi nella pece o nella cera animale, ed erano diffusissime prima dell’arrivo dell’elettricità, una comune fonte di illuminazione, a fianco della lampada ad olio, usate per secoli grazie anche al basso coto dei materiali.
La candela connessa Candle Touch consente di accendere lo stoppino da remoto tramite app ed è realizzata con il tradizionale blocco di cera di origine vegetale (cocco). L’accensione avviene tramite una resistenza che è alimentata da una batteria ricaricabile integrata nella base. Un chip Bluetooth si occupa della gestione e tutto il sistema è controllabile con un’app Android o iOS (iPhone e iPad) con la quale è possibile gestire fino a 10 candele Candle Touch.
Non sappiamo se e quanto il prodotto possa essere realmente utile ma chi vuole può offrire il suo contributo al progetto su Kickstarter (il noto sito di finanziamento collettivo per progetti creativi). La durata della luce è indicata per 40 ore e gli ideatori spiegano che è possibile sostituire il blocco di cera e scegliere tra 9 profumazioni.
L’ide è stata brevettata negli Stati Uniti, in Giappone, Europa e Israele. Nel momento in cui scriviamo gli ideatori hanno quasi raggiunto l’obiettivo prefissato e con 46 euro è possibile ottenere la base riutilizzabile e una candela profumata. Il prezzo finale al pubblico sarà di 79 dollari e le consegne dell’accessorio sono previste a settembre.
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