Annullare MWC 2020 per coronavirus oppure procedere con i lavori della fiera più importante al mondo per smartphone e tecnologie mobile? La difficilissima decisione sarà presa dalla GSMA venerdì 14 febbraio. L’associazione che rappresenta gli interessi degli operatori di telefonia mobile di tutto il pianeta non conferma e non smentisce, ma alcuni dei principali quotidiani spagnoli, sentite fonti vicine alla Fiera di Barcellona, non hanno dubbi.
Si tratterebbe di una riunione del consiglio ordinaria programmata da mesi, ma è impossibile che sul tavolo delle discussioni non finiscano il lungo elenco delle società che hanno già disdetto la loro partecipazione all’evento e i timori di una possibile epidemia anche fuori dalla Cina.
Importanti società hanno già annunciato il loro ritiro completo: Intel, Vivo, NTT Docomo, Umidigi, Amdocs, Gigaset, LG, Ericsson, Nvidia e Amazon. Invece altri, come ZTE, TCL e altri hanno deciso di cancellare eventi e presentazioni stampa, ma presenziando ugualmente in fiera con il proprio stand, personale ridotto e misure di sicurezza intensificate, come anche Xiaomi.
MWC 2019 ha superato tutti i record delle edizioni precedenti con 109.000 visitatori da 198 paesi, di cui 7.900 erano direttori esecutivi. Per l’edizione di quest’anno era già previsto un flusso di 110.000 partecipanti e un impatto economico totale di 492 milioni di euro, numeri che a causa del coronavirus e delle defezioni già pervenute non potranno più essere ottenuti.
Con l’arrivo quotidiano delle defezioni la GSMA ha rilasciato una serie di comunicati stampa in cui annunciava misure sempre più intense e severe di disinfezione e prevenzione, fino ad arrivare all’obbligo della quarantena per chi proviene dalla Cina e il divieto assoluto di ingresso in fiera per chi proviene dalla provincia di Hubei dove è iniziato il focolaio. Ma i turni forzati di disinfezione di maniglie e microfoni, dell’area di catering, il divieto di stringersi la mano e nemmeno l’idea di indossare una mascherina dalla mattina alla sera per tutti i giorni di fiera, non hanno convinto società e dirigenti, visto il numero crescente di ritiri e le cancellazioni di incontri ed eventi.
Annullare MWC 2020 non significa solo volatilizzare milioni e milioni di dollari per gli spazi espositivi, ma cancellare in un colpo solo migliaia di prenotazioni di hotel, biglietti aerei e un indotto gigantesco che ogni anno per una settimana circa monopolizza l’intera vita, i mezzi pubblici, le strutture di tutta Barcellona.
Statistiche alla mano si ritiene che per contagio e decessi coronavirus non sia più grave di una comune influenza, anzi, forse al momento lo è pure di meno. Ma proprio gli esperti di malattie infettive non sembrano avere dubbi: annullare MWC 2020 non è solo consigliabile ma obbligatorio per questione di sicurezza, in primis di Barcellona e dei suoi abitanti.
Questo è il parere di Oriol Mitjà riportato da la Vanguardia «Una singola introduzione avrebbe una probabilità del 20-30% di provocare un focolaio». Ancora «La trasmissione è alta e difficile da controllare. Con solo tre infezioni c’è una probabilità del 50% di un focolaio». L’esperto rileva che ambienti confinati e affollati come una fiera sono ideali per la trasmissione del virus respiratorio e, una volta emerso un caso, è quasi impossibile ottenere il controllo attraverso i contatti.
Il ricercatore ritiene improbabile che il rilevamento negli aeroporti tramite scanner termici possa impedire il passaggio di viaggiatori infetti. Se la decisione di annullare MWC 2020 o meno sarà determinata soprattutto da ragioni economiche oppure di salute, l’esperto rileva che cancellare la fiera o posticiparla avrà un costo inferiore di una potenziale epidemia, per questa ragione dichiara che la GSMA e la città di Barcellona dovrebbero chiedere la consulenza di un esperto e prendere una decisione basata su prove.
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