Tra le misure adottate contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV), in Cina si è pensato di sfruttare la condivisione dei dati. Le autorità hanno lanciato una nuova applicazione denominata “Close Contact Detector” che consente agli utenti di sapere se si trovano o si sono trovati in un punto favorevole alla diffusione della malattia.
L’utente esegue la scansione di un codice QR tramite Alipay, WeChat (app fondamemtale nel Paese del Dragone) o QQ; si inserisce il proprio nome, numero di telefono e numero di identificazione governativo. In cambio, l’utente può sapere se è stato vicino a una persona infetta da 2019-nCov.
Se l’utente si è sfortunatamente trovano vicino a persone infettate, l’app consiglia di rimanere a casa e contattare le autorità sanitarie. Il concetto di “stretto contatto” si riferisce alla vicinanza con persone infettate o sospettato di essere infettate dal virus. Sono quindi inclusi potenziali casi di contatti con assistenti familiari, passeggeri, passeggeri su un volo, su un treno, ecc.
La rete di sorveglianza al servizio della sanità tiene conto di dettagli che al momento appaiono vaghi ma l’app è stata ad ogni modo sviluppata con l’aiuto di svariate agenzie governative cinesi, che ovviamente stanno raccogliendo dati in comune per capire da dove partono le infezioni e da questi determinare la possibilità di avere incontrato una persona malata.