Nel 1998 Greg e Kenny Anderson di Leaper Footwear, società dello Utah attiva nel campo dell’atletica, inventarono un sistema che premetteva di tracciare le performance di un corridore, misurando passi, velocità e distanza.
Decisero di brevettare la tecnologia e, due anni più tardi, la presentarono a Nike, speranzosi che il colosso sportivo americano decidesse di utilizzare il loro brevetto sotto licenza. Nike inviò due settimane dopo la risposta, dichiarando di non essere interessata.
Nel 2006 Nike ed Apple annunciarono la nascita di Nike+, sistema che attraverso un sensore inserito nelle calzature e un iPod nano, consente come ben sappiamo di tracciare le performance di un corridore, misurando passi, velocità e distanza.
Detta così, sembrerebbe proprio che Nike ed Apple abbiano rubato l’idea ai fratelli Anderson; i due non hanno preso molto bene l’accaduto e hanno ora deciso di citare in giudizio i due giganti statunitensi per violazione di brevetto.
Se Leaper Footwear dovesse vincere la causa, pretenderà l’inibizione per ulteriori violazioni del brevetto, oltre a richiedere il triplo dei danni valutabili, in quanto l’infrazione sarebbe stata voluta e deliberata.
Questa non è la prima causa che coinvolge Nike+: lo scorso gennaio l’azienda PhatRat ha fatto causa ad entrambe le aziende adducendo le stesse ragioni.