I prodotti legacy di Sonos non saranno più aggiornati. A partire da maggio, chi ne possiede anche soltanto uno non potrà più aggiornare il software integrato, con tutto quel che ne segue. Ma appunto, cosa cambia?
Per cercare di far chiarezza con i propri clienti, molti dei quali hanno scatenato i timori a riguardo attraverso i social network, il CEO dell’azienda Patrick Spence ha risposto alle domande più comuni attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale.
Innanzitutto, la cosa più importante: sebbene un dispositivo smetterà di essere aggiornato, questo non vuol dire che non funzionerà più. Tra l’altro gli aggiornamenti che vanno a correggere eventuali bug o falle di sicurezza continueranno ad esserci: semplicemente non saranno aggiunti eventuali supporti a nuove funzionalità che potrebbero essere sviluppate nel corso degli anni a venire.
Quindi, chi ha un dispositivo o un impianto costituito dai dispositivi legacy di Sonos (a proposito: se non sapete di cosa stiamo parlando, attraverso la pagina del vostro account Sonos potete scoprire eventualmente se ne avete qualcuno installato, in alternativa potete verificarlo nell’elenco qui sotto:
Bridge |
Connect – (costruito tra 2011-2015) |
Connect:Amp – (costruito tra 2011-2015) |
CR200 |
Play:5 (Gen1) |
ZP80 |
ZP90 |
ZP100 |
ZP120 |
chi possiede uno dei dispositivi elencati qui sopra potrà continuare a utilizzare i propri sistemi per come sono concepiti oggi, quindi con tutto quel che sono in grado di fare senza alcuna limitazione in tal senso.
Questo, almeno, per il momento. Non c’è ancora modo di sapere esattamente per quanto tempo questi prodotti continueranno a funzionare: è facile immaginare uno scenario in cui Sonos, a un certo punto, rimuova il supporto di questi dispositivi dalle proprie applicazioni. Ma, se così dovesse essere, potrebbe essere questione di “anni”.
La parte più controversa dell’annuncio è quella che riguarda il funzionamento dei prodotti legacy inseriti all’interno di sistemi che comprendono anche gli altri dispositivi. Pare infatti che anche un solo componente legacy potrebbe compromettere il funzionamento dell’intero sistema, che rimarrebbe così bloccato alle funzioni essenziali dei dispositivi legacy.
Questa però potrebbe essere una limitazione temporanea in quanto Sonos ha dichiarato che sta cercando un modo per “dividere” o “frazionare” un sistema in modo tale che i prodotti più moderni possano ricevere gli aggiornamenti mentre quelli legacy continuino a funzionare come fanno oggi. Lo stesso Spence ha riconfermato questa dichiarazione spiegando che l’azienda sta finalizzando i dettagli e ne dovrebbe dare conferma entro le prossime settimane.
Aggiornamento del 17 Marzo 2020: Sonos ha trovato la soluzione per mantenere “in vita” le periferiche Legacy e allo stesso tempo sviluppare nuovi servizi per i prodotti più recenti. Trovate tutti i dettagli su questa pagina.
Macitynet ha realizzato diversi servizi, recensioni e tutorial sui sistemi Sonos: li trovate raccolti in questa sezione del nostro sito.