Alcuni parlano di rivoluzione, più realisticamente la multa di AGCOM ai principali operatori con l’eccezione di iliad, sembra costituire il primo passo verso la messa al bando delle rimodulazioni forsennate che hanno esasperato gli utenti di smartphone per anni, silenziosamente tollerate dalle autorità.
AGCOM multa TIM, Vodafone e Wind Tre per un importo totale di oltre due milioni di euro, più precisamente 696.000 euro ciascuno, per aver rimodulato i contratti ricaricabili in massa. Nel mirino l’addebito di un costo aggiuntivo per poter continuare a usufruire di chiamate, SMS e dati quando il credito residuo non è sufficiente per il rinnovo dell’offerta sottoscritta dall’utente.
In precedenza in caso di credito residuo non sufficiente per rinnovare piano o offerta sottoscritto, l’utente non poteva più telefonare e navigare. Con la rimodulazione effettuata da TIM, Vodafone e Wind Tre viene effettuato un addebito preventivo con importo variabile in base all’operatore: 0,90 euro al giorno per due giorni con TIM, 0,99 euro per usare i servizi per 48 ore con Vodafone e Wind Tre. Questi addebiti preventivi vengono poi sottratti dal totale quando l’utente effettua la ricarica.
Finora l’articolo 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche ha permesso che per le rimodulazioni non era necessaria l’accettazione da parte dei clienti. Nel caso in questione però AGCOM ha deciso diversamente, stabilendo che il maggior costo addebitato per il credito esaurito non può rientrare nell’applicazione dell’articolo sopra citato, come rileva Repubblica.it. In sostanza l’autorità ha imposto un limite alle rimodulazioni, stabilendo che gli operatori non possono introdurre nuove opzioni senza il consenso degli utenti.
Come rilevato AGCOM ha multato TIM, Vodafone e Wind Tre, quindi tutti i principali operatori con l’eccezione di iliad. Fin dal lancio iliad propone massima chiarezza e trasparenza delle condizioni, servizi principali tutti inclusi, nessuna rimodulazione (almeno finora) e nessun costo o servizio nascosto, una proposta che ha contribuito non poco al grande successo riscosso in Italia.
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