Un tribunale cinese ha condannato lo scienziato He Jiankui a tre anni di carcere per aver creato i primi bambini geneticamente modificati, superando il confine dell’etica. Accanto alla pena detentiva, lo scienziato è stato multato anche per 3 milioni di Yuan (circa 430mila dollari).
L’esperimento è stato realizzato sul corredo genetico di due o tre bambini – il numero non è confermato ufficialmente – con l’obiettivo di renderli resistenti all’HIV.
Assieme a Jiankui sono stati condannati anche due colleghi: Zhang Renli (143mila dollari di multa e due anni di prigione) e Quin Jinzhou (18 mesi di prigione e 71mila dollari di multa). L’agenzia di stampa Xinhua riporta un commento del Tribunale: “I tre accusati non avevano la certificazione adeguata per praticare la medicina e, nel cercare fama e ricchezza, hanno violato deliberatamente le normative nazionali in materia di ricerca scientifica e cure mediche”.
L’attività era stata già definita dal governo all’inizio del 2019 come “una seria violazione dell’etica, dell’integrità della ricerca scientifica e delle leggi dello Stato”.
Jiankui, presentando il progetto, aveva affermato di aver contribuito alla creazione dei primi bambini geneticamente modificati del mondo nel novembre 2018, utilizzando lo strumento di editing genetico CRISPR/Cas9, che permette di modificare con precisione una parte del DNA dell’embrione.
Questa pratica è vietata negli Stati Uniti e in altri Paesi per questioni etiche legate alla manipolazione degli embrioni umani e per il rischio di conseguenze trasmissibili alle generazioni future per altri geni.
Nel video, ancora disponibile su YouTube, in cui il ricercatore spiega l’esperimento, egli stesso sostiene di aver modificato gli embrioni di sette coppie in cura per la fertilità e che siano poi nate due gemelle, Lulu e Nana. La modifica del DNA realizzata riguarda il recettore cellulare Ccr5, cui si lega il virus dell’AIDS.
All’inizio del 2019, dopo la conferma di una nuova gravidanza di un bebè con DNA modificato, successiva a quella delle gemelle Lulu e Nana, l’Università Southern University of Science and Technology di Shenzen, nel sud-est della Cina, ha licenziato Jiankui.