I produttori di sigarette elettroniche promuovono i loro dispositivi come meno nocivi per la salute rispetto al fumo di normali sigarette. Uno studio triennale dell’Università della California – San Francisco, associa lo svapo con un maggiore rischio di sviluppare malattie polmonari quali asma, bronchite, enfisema e altre patologie.
Gli utenti di sigarette elettroniche hanno una maggiore probabilità di sviluppare malattie polmonari, spiega Stanton Glantz, autore senior della ricerca, arrivando alla conclusione che le e-cigarette sono dannose, e i loro effetti indipendenti da quelli provocati dal fumo di tabacco tradizionale.
Un rischio particolarmente alto è stato scoperto nelle persone che combinano svapo e sigarette tradizionali, attività considerata più pericolosa del solo fumo. Quanto scoperto è un problema per l’industria dello svapo, che spesso presenta i suoi prodotti come un mezzo per iniziare un percorso che dovrebbe portare a smettere di fumare. Le persone che vorrebbero smettere di fumare e passano allo svapo, sono a più alto rischio di malattie polmonari se continuano occasionalmente a fumare.
Da precedenti studi dell’Università della California, a San Francisco, era emerso che le persone che usano lo svapo ogni giorno possono avere il doppio del rischio di un attacco di cuore rispetto alle persone che non fumano né le sigarette normali né quelle elettroniche.
In Paesi come gli USA, la diffusione di sigarette elettroniche e modalità di consumo con essenze, sta diventando sempre più fonte di preoccupazione. Apple ha recentemente rimosso 181 App legate all’uso delle sigarette elettroniche, a seguito di diversi decessi correlati allo svapo. Aziende di vaporizzatori come PAX, contavano moltissimo sull’App Store per la diffusione di app dedicate a questa pratica e la decisione di rimuovere le app collegate alle sigarette elettroniche e affini, non è stata per loro una buona notizia.